Bus gratuito per chi non ha la patente Nuova Imu agevolata per gli under 35
Nel bilancio di previsione approvate diverse misure per i giovani e fasce deboli
Bus gratuito per chi non ha la patente, nuova Imu agevolata per gli under 35: sono le misure inserite nel bilancio di previsione approvato a Settimo in Consiglio
Bilancio di previsione Settimo
Oltre al Dup, nell'ultimo Consiglio comunale è stato votato anche il bilancio previsionale, preceduto da una serie di delibere che hanno indicato l'indirizzo politico dell'Amministrazione. Tra le scelte significative spicca la revisione delle aliquote Imu a partire dal 2026 per agevolare giovani under 35 e nuclei familiari con disagio economico e sociale.
La presentazione
«Per quest'anno vengono confermate le aliquote già votate ma questa sera ci prendiamo un impegno – annuncia Carmen Vizzari, assessora al Bilancio -. Si apriranno dei tavoli di confronto con le parti sociali in modo da lavorare con i rappresentanti di categoria, in particolare con i proprietari immobiliari, e prevedere protocolli con agevolazioni a fronte dell'applicazione di un canone di affitto. Si tratta di un segnale ai nuclei familiari ma anche verso i giovani».
Per quanto riguarda invece le prestazioni sociali agevolate, ampliato il bonus trasporti anche a uomini e donne senza patente. «Abbiamo inserito una novità rispetto allo scorso mandato – spiega la sindaca Elena Piastra -. Avevamo previsto queste riduzioni per gli under 26 e gli over 65, tuttavia grazie al progetto Tilde, che si occupa della riconciliazione lavorativa in particolare per le donne, ci siamo resi conto che a creare difficoltà è l'assenza della patente. Il Comune ha così valutato in tutti i casi, indipendentemente dal sesso e dall'età, che se non si ha la patente si può richiedere il rimborso totale dell'abbonamento. Non è improbabile che si possa affinare questa azione che segnaleremo all'Agenzia della mobilità per farla diventare una prassi comune nei comuni».
I numeri del bilancio
Approvate le delibere propedeutiche al bilancio di previsione, il Consiglio si è soffermato sui numeri del documento che fotografa le entrate e le spese previste nel corso del prossimo triennio. Un bilancio dal valore complessivo di oltre 84 milioni di euro. Per quanto riguarda le entrate, sono decisive soprattutto quelle tributarie. «Sulla Tari c'è la previsione di 12 milioni di euro ma dire che l'Amministrazione l'ha aumentata solo perché vediamo un aumento previsionale di 300.000 euro non è tecnicamente corretto – puntualizza Vizzari -. In un trend in cui la Tari in tutti i comuni è in sensibile aumento, visti gli aumenti di Arera, nel nostro caso abbiamo già modificato le tariffe nel 2024. Quindi gli aumenti sono stati mitigati dalle scelte dell'Amministrazione». L'assessora al Bilancio replica anche alle accuse della minoranza rispetto all'ipotetico taglio della spesa, che passa dai 46 milioni di euro dello scorso anno ai 44 milioni di euro previsti per il 2025. «Dire che è stata tagliata la spesa equivale a dire che sono stati tagliati i servizi ma anche questo è tecnicamente non corretto – precisa -. Noi siamo tenuti ad inserire nel bilancio di previsione solo le spese obbligatorie ma quel valore di 44 milioni sarà quasi certamente superato perché con le varie variazioni e ulteriori contributi in automatico le spese andranno a migliorare».
La discussione
Nonostante le puntualizzazioni, Moreno Maugeri, consigliere leghista, non appare convinto del decremento delle spese. «Nel previsionale del 2026 e 2027 le entrate correnti aumentano di oltre mezzo milione di euro. Se guardiamo la spesa, si passa dai 44 milioni di euro del 2025 ad una diminuzione a 41 milioni di euro nel 2027. Ci saranno sicuramente delle variazioni di bilancio che andranno a rimpolpare le casse comunali però sembra quasi un controsenso vedere un aumento di entrate e una diminuzione delle spese correnti», ribatte Maugeri, invitando l'Amministrazione ad una maggiore «razionalizzazione delle spese». «È singolare vedere un impegno di 6100 euro per un servizio finalizzato all'analisi dello scenario territoriale del Borgo Nuovo, come se ci fosse bisogno di uno studio. Un altro caso – aggiunge – è il servizio di controllo e di verifica delle refezione che in questi anni è aumentato di 7000 euro per lo stesso monte ore. Con 17 milioni di disavanzo ogni singolo centesimo è importante». In replica Nicolò Farinetto, consigliere del Partito Democratico. «Due anni fa un litro d'olio costava 8 euro. Se vado a vedere oggi i prezzi dell'olio, si aggira intorno agli 11 euro. Banalmente è quel concetto che viene chiamato inflazione – risponde Farinetto -. Questo vale anche sui servizi. È chiaro che un servizio affidato ad una cifra due anni fa possa essere affidato ad una cifra superiore...».