Dibattito

Barriere antirumore, cittadini infuriati con Rfi: "Un muro alto 8 metri? Ci togliete l'aria"

Molte le proteste per un intervento ritenuto troppo impattante da tanti settimesi; anche il Comune ha messo i puntini sulle "i" e posto alcune questioni importanti

Barriere antirumore, cittadini infuriati con Rfi: "Un muro alto 8 metri? Ci togliete l'aria"
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Scontro durissimo quello che mercoledì 13 novembre 2024 ha messo faccia a faccia Rfi con la cittadinanza che, dalla sala Levi della biblioteca Archimede di Settimo Torinese, ha sollevato una ferma opposizione all'opera che prevede la realizzazione di barriere acustiche lungo la linea ferroviaria Torino-Milano.

Il servizio completo sul settimanale La Nuova Periferia di Settimo in edicola fino a lunedì 25 novembre.

Barriere antirumore, cittadini contro Rfi:

L'intervento si inserisce nel piano di risanamento acustico volto a tutelare la salute pubblica e include nei prossimi tempi l'installazione di pannelli antirumore per un tracciato di circa 6 km, con un'altezza massima di 8 metri. Ma i benefici ambientali si scontrano con una serie di criticità denunciate da Comune e settimesi.

«Obbligate noi e l'Amministrazione a subire un'opera senza capire i motivi. Si tratta di un investimento non indifferente, impattante, che divide la città. Ci saranno persone che apriranno la finestra e non riusciranno a far cambiare aria alla propria casa», è insorta una cittadina, dopo aver ascoltato l'illustrazione di un piano che ha lasciato perplessa gran parte della platea.

«Una barriera di 8 metri davanti ad una casa unifamiliare sapete cosa vuol dire? Praticamente, è come essere in prigione», ha sottolineato una residente. Rfi ha incassato le critiche e si è difesa sottolineando a più riprese di essere «soggetto attuatore di un obbligo di legge».

Anche sui social non sono mancate le critiche: "Penso che nessuno dei 47mila concittadini si sia minimamente reso conto di quale oscenità sarà costruita - è sbottato un settimese - Un nuovo muro di Berlino. Pubblicate i rendering di un muro alto 8 metri che taglia in due Settimo, chissà che qualche coscienza di chi non prova nemmeno a documentarsi si smuova. Preparatevi a vivere alla sua ombra di quel muro".

Tensioni anche con il Comune

Non solo con i cittadini, ma in sala i responsabili delle Reti Ferroviarie Italiane si sono «scontrati» anche con il Comune. A riscaldare gli animi è stato il passaggio in cui i tecnici hanno parlato di «un progetto che è conosciuto da molti anni dall'Amministrazione. Ha avuto l'approvazione dal Comune ed è stato a disposizione di tutti i cittadini».

Un'affermazione che ha suscitato la reazione dell’architetto Antonello Camillo, storico dirigente comunale da poco in pensione. «Questo argomento è stato affrontato seriamente negli ultimi due anni. Per 15 anni abbiamo cercato in tutti i modi il dialogo circa le possibilità di realizzare o non realizzare le barriere fino all'ipotesi di usare pannelli fotovoltaici – ricorda Camillo -. Questa sensibilità di Rfi che vediamo stasera non c'è stata precedentemente, anzi, la vera e propria barriera è stato il rapporto con Rfi. I render noi li abbiamo visti solo ultimamente ma non se ne è mai potuto parlare. Quindi, non potete sostenere che ci sia stata da parte del Comune una piena consapevolezza e condivisione del progetto».

Con il coltello tra i denti anche l'assessore Alessandro Raso. «Difficile spiegare che sono fortunate quando alle persone togli l'aria. È vero che sistemiamo il tema acustico ma come vi comportate rispetto al fattore medio di luce diurna? - domanda il titolare della delega ai Lavori pubblici -. Nel momento in cui abbiamo la barriera di 8 metri a tre metri dal balcone, non possiamo fare un primo livello più basso? Abbiamo difficoltà a spiegare ai cittadini che quello è un intervento per il loro bene.  È vero, c'è una normativa, ma sappiamo che la norma consente delle deroghe. Le abbiamo contate. Stiamo parlando di una quindicina di case».

Accontentato. Rfi si è presa l'impegno di rivedere alcuni punti del progetto, partendo da quelle quindici abitazioni che rischiano di essere «chiuse» dall’opera.

Le richieste dell'amministrazione

Mitigare l’impatto dell’opera e ottenere il maggior vantaggio in termini di «compensazioni» per tentare di bilanciare un progetto impattante da un punto di vista estetico, controverso e non gradito da una parte della cittadinanza. Per questo motivo, dopo l’acceso incontro pubblico, il Comune ha avanzato ad Rfi una serie di proposte.

C'è anche chi esulta

Ma se in tanti sono sul piede di guerra va detto che c'è chi esulta per la novità: si tratta del comitato di via Della Costituzione che da 20 anni si batte contro l'inquinamento acustico provocato dai treni.

L'opera nel dettaglio

Circa sei chilometri di barriere antirumore, installate su due lati, partendo da via Della Costituzione fino ad oltrepassare i confini dell'ambito urbano. È il tracciato previsto nel progetto di Rfi, illustrato da Ilaria Spinelli, responsabile del risanamento acustico, dall'ingegnera Cinzia Giangrande e dal progettista Marra. «È un intervento molto importante per un costo di 45 milioni di euro con i lavori che, con la consegna prevista a fine mese, dovrebbero durare circa tre anni e mezzo», ha introdotto Spinelli. «Siamo il soggetto attuatore di una normativa nazionale. Ad Rfi, gestore dell'infrastruttura, è stato trasferito il risanamento sulla sede ferroviaria. L'opera si colloca infatti all'interno del piano di risanamento acustico – aggiunge l'ingegnera – e dopo alcune valutazioni Settimo è risultata essere tra gli interventi più urgenti».

Il progetto dovrebbe avere due aree di cantiere differente «per ridurre gli impatti alla circolazione», puntualizza Marra. «È previsto il basamento in cemento armato e poi dei pannelli metallici nella parte in elevazione – prosegue il progettista -. Inizialmente, le barriere dovevano essere tutte di colore opaco ma poi abbiamo introdotto la soluzione trasparente dove c'è una distanza uguale o minore a tre metri da un abitato. Le barriere avranno un'altezza massima di otto metri, di cui 2 metri di basamento».

 

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