Barriera di Milano per buona parte senza luci natalizie
Il presidente Valerio Lomanto: «Faremo causa alla ditta»
Per Barriera di Milano a Torino è un Natale a luci spente: il quartiere è in parte al buio, proprio nei giorni delle festività natalizie, come non accadeva da 20 anni. Ma il presidente di Sesta, Valerio Lomanto, non ci sta, e replica alle accuse.
Barriera di Milano per buona parte senza luci natalizie
Nel pieno delle festività natalizie molte strade del quartiere Barriera di Milano rimangono ancora prive delle luminarie, lasciando un’atmosfera più cupa e spenta rispetto agli scorsi anni. A pochi giorni dal Natale, ben 70 decorazioni luminose non sono state installate, a fronte di un progetto iniziale che prevedeva l’allestimento di 205 filari in 12 strade, con accensione fissata nei primi giorni di dicembre.
Purtroppo, hanno spiegato dagli uffici di via San Benigno, «la ditta incaricata dei lavori ha abbandonato l’installazione a metà alcuni giorni fa, e da allora non si è più fatta sentire». Un imprevisto che ha creato disagio e rabbia tra i negozianti del quartiere, che contavano sulle luci natalizie per attirare clienti in un periodo fondamentale per gli affari. E così la mancata accensione delle luci ha lasciato alcune zone importanti della periferia nord, come corso Vercelli, completamente al buio, o quasi. Inevitabili critiche sono piovute dalle opposizioni, che hanno accusato la Circoscrizione di aver gestito male il progetto. Il Pd, senza usare giri di parole, ha definito il piano natalizio "un fallimento", sostenendo che lo spostamento di fondi da altri capitoli del bilancio sia stato un errore.
Il presidente Valerio Lomanto: «Faremo causa alla ditta»
Da parte sua, il presidente Lomanto ha risposto alle accuse affermando che la ditta era stata verificata e che si sta valutando una risoluzione contrattuale per inadempimento, con possibile richiesta di risarcimento: «Per venire incontro ai commercianti la Circoscrizione non ha chiesto nemmeno 1 euro per le luminarie, ma ha investito 17mila euro per una gara pubblica – ha puntualizzato Lomanto - La ditta vincitrice avrebbe dovuto installare decine di arcate nelle nostre vie già nella prima parte di dicembre».
Ma, alla resa dei conti, la ditta incaricata del montaggio e dell'accensione ha lavorato solo parzialmente, installando soltanto 135 delle 205 decorazioni luminose previste. Così molte strade importanti, come via Damiano Chiesa, piazza Respighi, via Cherubini, via Pergolesi, corso Regio Parco e via Maddalene, sono rimaste completamente prive di addobbi luminosi.
Lomanto, ha espresso rammarico per la situazione, evidenziando le difficoltà nel trovare aziende affidabili per questo tipo di lavoro: «La circoscrizione si è mossa per tempo e ha sostenuto l’intera spesa, in modo da non richiedere un impegno economico ai commercianti che non volessero ampliare il progetto ad ulteriori vie, rispetto al progetto degli anni passati. Ma la ditta fornitrice non ha operato seriamente rispettando gli accordi presi di accendere le luminarie sul territorio l’8 dicembre, come da tradizione. Ora perseguiremo tutte le vie legali possibili per essere risarciti dei danni, consapevoli che questo non restituirà ciò di cui il territorio è stato privato».
Intanto la delusione di residenti e commercianti si è manifestata per le strade ma anche sui social, dove molti hanno condiviso il loro disappunto nei gruppi di quartiere, lamentando il clima cupo e poco festoso che purtroppo si è percepito nelle vie dellla zona, in queste settimane che precedono il Natale.