Bandiere della pace rubate in chiesa a Mezzi Po: la denuncia del parroco
Don Paolo Mignani lancia una riflessione aperta a tutta la comunità
Bandiere della pace rubate in chiesa: lo sfogo di don Paolo Mignani, parroco di Mezzi Po a Settimo Torinese.
Bandiere rubate
Sono state rubate le bandiere della pace nella chiesa settimese in frazione Mezzi Po. Gli autori di questo spregevole atto hanno anche provocato dei danni alla statua della Madonna, con in braccio il bambino. Infatti, per strappare la bandierina che era stata posta in bano proprio al bambino, sono state staccate le dita di una mano. Il tutto è accaduto nel pomeriggio di ieri, martedì 22 ottobre 2024. Ad accorgersene è stato lo stesso parroco, don Paolo Mignani.
Il racconto
La bandiera della pace da sempre è presente all'ingresso della chiesa di Mezzi Po, portatrice di valori davvero molto importanti.
"Questa bandiera non è un drappo che è lì perché non sapevamo dove metterla, vuole esprimere, l'impegno della nostra piccola comunità, per costruire tutti insieme la pace, in questi tempi di guerra e di violenza. La volontà di partire dal basso per costruire rapporti di pace e non violenza. La domenica 13 ottobre abbiamo celebrato la giornata di Maria, Donna della Preghiera, e quest'anno l'abbiamo chiamata Maria Donna della Pace. Sapendo che abbiamo un po' di bambini, mi è venuto in mente di acquistare delle bandierine piccole, abbiamo riempito la chiesa e messo in mano anche una bandierina a Gesù Bambino e la Madonna. Poi davanti alla chiesa abbiamo fatto anche la benedizione delle bandierine. E' piaciuto a tutti, così la chiesa è rimasta addobbata con queste bandierine. Ho messo anche una bandiera della pace sull'altare. Ieri pomeriggio (martedì 22) sono sceso ed era tutto normale, mezz'ora dopo sono tornato ed avevano strappato tutto. Hanno portato via le bandierine, hanno portato via la bandiera dell'altare, hanno strappato le bandierine a Maria e al bambino rompendogli pure le manine. Siamo rimasti sconvolti. La cosa mi inquieta".
La riflessione
"Questa cosa non è capitata per caso, è stata voluta. Sono segnali che c'è un giro di gente, non so di dove, che non condivide la mia pastorale, costruita molto sulla pace, schierata contro la folle guerra che uccide i semplice. Bisogna che reagiamo insieme sapendo che per la risposta a queste terribili questioni delle guerre, ognuno di noi può fare la sua parte in modo grand, sapendo che i valori grandi della speranza e la fede non li può occidere nessuno. Questa è per me la strada per costruire davvero la pace. Colgo anche l'occasione per dire a chi ha compiuto questo gesto, credendo di farci desistere da questo impegno, che questo sarà ancora più forte, per rinnovare e ampliare il lavoro di pace e per la pace".
Il parroco di Mezzi Po ha voluto in questo modo lanciare un appello a tutti affinché, da quello che è accaduto si riparta per lanciare un messaggio di pace che sia ancora più forte.