La scoperta è arrivata nelle ultime ore, lasciando increduli i pendolari settimesi: alla stazione ferroviaria di Settimo Torinese i bagni sono diventati a pagamento. L’amministrazione si rallegra per la riattivazione di un servizio che da tempo non era disponibile ma al contempo annuncia l’intenzione di farsi portavoce con Rfi delle rimostranze dell’utenza.
Bagni a pagamento in stazione: protesta dei pendolari
Per accedervi è stato installato un tornello, tariffa: 1 euro. Nessuna possibilità di pagare in modo elettronico, indicazioni solo in lingua inglese e – fatto altrettanto contestato – nessuna erogazione del resto.
Ma a indignare in modo particolare è un dettaglio: l’accesso a pagamento riguarda anche i servizi riservati alle persone con disabilità. “È una scelta inaccettabile. Un oltraggio ai cittadini che frequentano la stazione, disabili compresi” denuncia il Comitato Pendolari Settimo sull’omonima pagina social. Comitato che chiede a RFI un immediato passo indietro.
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“Mettiamoci nei panni di una persona disabile anziana o fragile – spiegano dal Comitato – Senza moneta, niente bagno. In tasca hai una moneta da 2 euro? Una va al servizio, il resto è mancia”.
E la protesta social prosegue: “Tra gli effetti prevedibili, anche in assenza di una laurea in sociologia, vi sarà che i ‘maleducati’ espleteranno le funzioni fisiologiche nei pressi della stazione, andando a compromettere ulteriormente il decoro della stessa, già non ottimale per usare un eufemismo”.
Decoro che – sottolineano – è già compromesso, soprattutto nelle zone interne dello scalo: “A tal proposito si segnalano le condizioni disastrose della pensilina tra i binari 2 e 3, oggetto di diffuse infiltrazioni d’acqua”.
Il Comitato Pendolari Settimo chiede formalmente a RFI di ripristinare la gratuità del servizio igienico, ritenendola una misura di dignità e accessibilità minima per la stazione cittadina.
Il commento dell’amministrazione comunale
Sulla questione è intervenuta anche l’amministrazione comunale di Settimo:
Nei giorni scorsi, ad opera di RFI, sono stati riaperti i servizi igienici della stazione ferroviaria di Settimo, precedentemente per lungo inutilizzabili. Una buona notizia per gli utenti del servizio ferroviario e, ci auguriamo, segnale di attenzione per una stazione che necessita di vari interventi di cura e manutenzione. I pendolari, tuttavia segnalano che l’accesso ai bagni è consentito solo a pagamento, che il sistema non dà resto e non accetta pagamenti elettronici. Il Comune ha quindi raccolto le rimostranze degli utenti e porrà la questione a RFI in un incontro programmato nei prossimi giorni, per capire le motivazioni di una scelta che non pare adeguata alle esigenze dell’utenza.
Il comitato dei pendolari: nato per dare voce ai disagi
Il Comitato Pendolari Settimo si è costituito nelle scorse settimane come gruppo indipendente di cittadini, con l’obiettivo di rappresentare chi utilizza quotidianamente il servizio ferroviario metropolitano, in particolare sulle linee Sfm1 e Sfm2. Alla base della nascita ci sono gli aspetti che da mesi esasperano chi viaggia: continui ritardi, convogli obsoleti, condizioni carenti delle carrozze e un servizio giudicato instabile.
I pendolari puntano il dito anche sulla gestione dei mezzi: sulla linea Sfm2 circolano infatti la maggior parte dei vecchi convogli TAF, mentre nelle ultime revisioni orarie i passaggi sono diventati meno omogenei. A tutto questo si aggiunge un altro tema caldo: la sensibile riduzione dei collegamenti che servono la stazione di Torino Stura, passati da cinque a due con l’apertura della tratta verso l’aeroporto.
Il comitato denuncia che i disservizi arrivano a fronte di significativi rincari di biglietti e abbonamenti. Per questo, oltre alla denuncia, l’obiettivo è non far spegnere l’attenzione sugli investimenti infrastrutturali annunciati in passato ma mai concretizzati: potenziamenti della linea, implementazioni delle Sfm5 e Sfm8, miglioramenti tecnologici e manutentivi.
Ritardi, guasti e soppressioni: un 2 dicembre di passione
Martedì 2 dicembre è stata l’ennesima giornata a ostacoli per i pendolari settimesi. Nella mattinata la Sfm1 ha registrato ritardi a causa di un guasto a Bosconero. Al pomeriggio lo scenario si è ripetuto, ma questa volta sulla Sfm2: passeggeri fatti scendere a Porta Susa per un guasto su un convoglio TAF, senza alcuna spiegazione. Il treno ha proseguito verso Chivasso, mentre poco dopo si è aggiunta la soppressione di una corsa Sfm1 diretta a Rivarolo.
“Chi sceglie il trasporto pubblico merita rispetto, spiegazioni e un servizio quantomeno decoroso”, affermano i pendolari.