Soddisfazione

"Autonomo e connesso": il progetto di Unione NET e Comune di Settimo su Rai3

Il programma ha raccontato le storie di Rosa e Fabio, due beneficiari del progetto che, grazie al supporto dei servizi territoriali, vivono in autonomia

"Autonomo e connesso": il progetto di Unione NET e Comune di Settimo su Rai3
Pubblicato:
Aggiornato:

È andato in onda questa mattina su Rai3, all’interno del programma “O anche no”, un servizio dedicato al progetto “Autonomo e connesso”, promosso dall’Unione NET e dal Comune di Settimo Torinese in collaborazione con la cooperativa Il Màrgine e per la parte sportiva di cooperativa Animazione Valdocco.

"Autonomo e connesso": il progetto su Rai3

La trasmissione, che si occupa di tematiche legate alla disabilità, ha raccontato le storie di Rosa e Fabio, due beneficiari del progetto che, grazie al supporto dei servizi territoriali, vivono in autonomia, praticano sport, lavorano e conducono una vita indipendente.

Le telecamere di Rai3 sono arrivate a Settimo nei giorni scorsi proprio per documentare da vicino il percorso di Rosa e Fabio, offrendo al pubblico un’occasione concreta per conoscere le ricadute positive del progetto sulla vita delle persone con disabilità. Il servizio verrà replicato anche nella notte, intorno all’una.

“Autonomo e connesso” rappresenta una delle iniziative più significative nel panorama delle politiche sociali locali, con l’obiettivo di accompagnare le persone con disabilità verso una maggiore indipendenza, attraverso il sostegno personalizzato dei servizi dell’Unione NET.

«Il progetto è uno degli esempi del lavoro che la nostra città sta facendo per essere sempre più inclusiva – sottolinea il vicesindaco Giancarlo Brino – ed è uno dei motivi che hanno portato a Settimo la medaglia di bronzo al premio Capitale Europea dell'inclusione, assegnato pochi giorni fa dalla Commissione Europea».

Soddisfazione anche da parte della sindaca Elena Piastra, che commenta: «Ottenere l'attenzione di una ribalta così importante nel settore è una soddisfazione e un riconoscimento per l'ottimo lavoro dei nostri operatori in campo sociale. Un riconoscimento che fa piacere ma che soprattutto ci spinge a migliorare ancora per sostenere chi è più fragile».