verso il festival

Andrea Fusini dal Borgo Nuovo fino a Sanremo

Il produttore settimese, lasciata la professione di geometra, racconta la sua nuova vita musicale

Andrea Fusini dal Borgo Nuovo  fino a Sanremo
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Nel suo cassetto dei desideri non c'era solo la musica ma soprattutto la curiosità di capire in che modo realizzarla. Non la semplice canzone, ma la sua fase di «assemblaggio».

Andrea Fusini dal Borgo Nuovo fino a Sanremo

Una passione che ha coltivato da quando era ragazzo e che è sbocciata in una serie di successi collezionati «dietro le quinte» di diversi artisti. E adesso per Andrea Fusini, produttore musicale settimese, si (ri)aprono le porte del Festival di Sanremo. È stato lui, infatti, a finalizzare il brano del collettivo La Sad che gareggerà tra i big con una canzone scritta da Riccardo Zanotti e prodotta da Marco Paganelli. Ed è sempre con La Sad che Fusini, a maggio 2023, ha vinto il disco d'oro, raggiungendo così un prestigioso traguardo dopo aver prodotto oltre un centinaio di band in tutto il mondo. «Io sono geometra e ho fatto questo lavoro per circa due anni ma poi mi sono trovato a dover scegliere cosa fare nella vita – racconta -. Ho sempre avuto questa passione sul come creare la musica e per capirlo sono partito da zero. Mi sono preso il computer con i primi programmi e ho iniziato producendo artisti locali». Da quel momento, Fusini ha intrapreso la sua carriera da produttore con i Melody Fall, gruppo emergente settimese che ha portato a Sanremo Giovani nel 2008. «È stata una parentesi, ma a me piaceva più il genere alternative e dal 2015 ho iniziato ad avere questa vocazione molto più pop che mi ha permesso di conoscere il collettivo La Sad», riavvolge il nastro Fusini che, seppur indirettamente, si prepara a calcare il palco dell'Ariston.

«Oltre a La Sad, a Sanremo ci saranno anche i Bnker 44 a cui ho appena prodotto un pezzo e poi c'è un terzo artista, Maninni, per cui ho scritto diversi brani». Insomma, una carriera che procede con successo e che ha visto la svolta con la pandemia. «Durante il Covid, ho avuto il tempo di fare promozione altrove e di cambiare fortemente giro e per me la pandemia è stata quasi una fortuna», ammette il produttore settimese che ha lo studio musicale a Borgo Nuovo, in quel quartiere che definisce «casa mia» e da cui è partita la sua ascesa che nel 2024 potrebbe riservare ulteriori sorprese, al momento top secret. «Stavo sveglio fino alle 3 del mattino per capire cosa ci fosse dietro una canzone. Adesso è diventato quasi una moda dire "faccio il produttore" , ma deve essere una vocazione vera. Il mio consiglio – conclude – è di credere sempre nei vostri sogni, a patto che ci sia un reale interesse».

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