Iniziativa

Anche Torino aderisce a #città30subito

L'obiettivo è aumentare il prima possibile la sicurezza stradale

Anche Torino aderisce a #città30subito
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Con il flash mob di domenica 26 febbraio in molte città italiane, tra cui Roma, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Perugia, Napoli, prende il via la campagna #città30subito promossa congiuntamente da FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, Legambiente, Asvis, Kyoto Club, Vivinstrada, Salvaiciclisti, Fondazione Michele Scarponi, AMODO e Clean Cities Campaign.

Le finalità della campagna

Le Associazioni per l’ambiente, la mobilità sostenibile e la sicurezza stradale dicono #bastamortinstrada e spiegano perché conviene vivere in una città 30, dove la velocità è moderata e strade e spazi pubblici sono condivisi in modo sicuro. Primo appuntamento domenica 26 febbraio con il Flash mob “strisce pedonali umane”.

“Migliorare la sicurezza stradale – recita il vademecum redatto dalle associazioni promotrici – è la prima e più importante ragione che ci porta a rivedere il regime delle velocità in ambito urbano. Il 55% delle morti nelle nostre città è dovuto a sole tre cause: eccesso di velocità, mancata precedenza ai pedoni sugli attraversamenti e guida distratta. È fondamentale partire dalle città. Infatti il 73% degli incidenti avviene su strade urbane; ma è un altro il dato che crea grande allarme: il 44% delle vittime lascia la vita in incidenti in città. Questo dato ci discosta dall’Europa, dove la media è il 39% (Anno 2019), mentre nella maggior parte dei casi è al di sotto del 32%. È da notare che, sempre in ambito urbano, l’80% delle vittime è un utente vulnerabile (50% come mobilità attiva)”.

Secondo le associazioni, inoltre, il percorso per ridurre la mortalità sulle strade e migliorarne la vivibilità non può prescindere dall’adozione di una legge quadro nazionale delle città 30 – sul modello di quella spagnola – che possa indicare in modo chiaro la direzione comune da seguire, agevolando il cambiamento e supportando le amministrazioni locali di ogni colore politico già oggi impegnate per migliorare la sicurezza stradale dei loro cittadini. Una Legge che i promotori della campagna #città30subito chiedono all’unanimità e con forza al Parlamento, mettendo a disposizione il testo di “Città 30 – Il vademecum” uno strumento di lavoro frutto di studi, ricerche e competenze. Un impegno che continuerà nei prossimi mesi: le realtà promotrici, infatti, sono già al lavoro per la stesura di una bozza del disegno di legge che presenteranno il prossimo maggio nell’ambito di un evento dedicato, che verrà organizzato nella città di Bologna.

Il Flash mob “strisce pedonali umane” domenica 26 febbraio

Per tutti coloro che condividono l’esigenza di un radicale cambiamento del modo di muoversi in ambito urbano e il beneficio di #città30subito, il primo appuntamento è con le “strisce pedonali umane”: in corrispondenza di tantissimi attraversamenti pedonali verrà organizzato un pacifico passaggio umano di persone e biciclette per chiedere un cambio di passo nelle politiche della mobilità e informare le persone sui vantaggi del modello città 30.

I punti d’incontro nelle diverse città per partecipare al flash mob “strisce pedonali umane” di domenica 26 febbraio sono consultabili sui siti e sulle pagine social delle associazioni promotrici della campagna #città30subito.

A Torino appuntamento dalle 10.30 alle 12.30 di fronte alla Stazione di Porta Susa.

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