Lavoro

Anche alla FedEx di Settimo si sciopera: lavoratori a rischio

Si parla di circa 200 tagli in tutta Italia, che in parte potrebbero ricadere sul Torinese

Anche alla FedEx di Settimo si sciopera: lavoratori a rischio
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Come in tante altre città italiane ed europee, anche a Settimo Torinese lo scorso lunedì 22 luglio 2024, si è tenuto uno sciopero di 24 ore con annesso doppio presidio in strada San Giorgio fuori dalla sede dell’azienda «FedEx».

Settimo: sciopero alla FedEx

Obiettivo «manifestare tutto il dissenso verso una multinazionale che ha scelto la strada dei licenziamenti, scaricando sui lavoratori la mancanza di un piano industriale di rilancio dell’azienda», sottolinea Francesco Imburgia, segretario regionale del Dipartimento Trasporto Merci e Logistica della Filt-Cgil, che da tempo segue da vicino le alterne vicende dell’azienda Federal Express, società di trasporto specializzata in spedizioni espresse.

I tagli all'orizzonte

FedEx ha annunciato un piano di riduzione della forza lavoro in Europa come parte delle misure in corso per ridurre i costi strutturali. I tempi previsti per l’attuazione del piano dovrebbero essere di 18 mesi, in conformità con i processi e le normative di ciascun Paese.

I tagli in tutta FedEx dovrebbero essere tra i 1700 e i 2mila, tutti impiegati nelle funzioni di assistenza clienti, back office e ufficio commerciale.

Di questi, 206 dovrebbero essere quelli in Italia. E quasi tutti nel settore del customer care, ovvero la parte di assistenza.
Tra Settimo e Torino, a oggi, i lavoratori FedEx sono circa 500, compresi i dirigenti. Di questi , circa 320 sono a Settimo.
«C’è molta preoccupazione riguardo le voci che si rincorrono circa l’esternalizzazione di parte dei servizi in Albania, Portogallo e Turchia. Tre paesi nei quali il costo del lavoro è decisamente più basso», sottolinea ancora Imburgia che ricorda come a Settimo i dipendenti sono circa 200 e nel customare care si parla, tra Torino e Settimo Torinese, di circa 150 addetti.

«A oggi parlare di tagli a Settimo è un vero terno al lotto. Certo, considerando che saranno 75 i tagli al customare a livello nazionale, è quasi certo che potrebbero verificarsi licenziamenti anche qui a Settimo. Ma noi siamo fiduciosi in una repentina inversione di tendenza, anche grazie agli scioperi e ai presidi».

A Settimo il presidio ha visto la presenza anche dei sindacati Fit Cisl e Uil Trasporti.

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