Torino

"Al parco dell’Arrivore c’è una bomba ecologica: un'enorme quantità di siringhe, eternit e vernici"

La denuncia dei volontari dell’associazione «Plastic Free», impegnati in una giornata di pulizia del polmone verde

"Al parco dell’Arrivore c’è una bomba ecologica: un'enorme quantità di siringhe, eternit e vernici"
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Una bomba ecologica al parco dell'Arrivore. C'è voluta una giornata intera di lavoro per pulire l’intera area. Pochi giorni fa un nuovo blitz dei volontari ha consentito la rimozione di oltre due tonnellate di rifiuti da uno dei polmoni verdi della periferia nord di Torino.

Raccolte oltre 2,5 tonnellate di rifiuti

Un impegno durato un giorno intero che ha portato ottimi risultati. Ma la strada è ancora lunga per la competa bonifica dell'area verde.
Al parco dell’Arrivore le associazioni Nuova Acropoli, Plastic Free e Torino Spazio Pubblico hanno messo in campo il loro impegno per una pulizia generale dell'area. Sabato scorso si è mobilitata per prima Plastic Free, al mattino, per rimuovere la spazzatura nei pressi del boschetto di pioppi centrale.

Nell’occasione sono state raccolte oltre 2,5 tonnellate di rifiuti, ingombranti (pneumatici, pezzi di auto, mobilio), ma anche molti altri oggetti abbandonati di piccole dimensioni.

Poi, nel pomeriggio, il simbolico testimone delle operazioni è passato nelle mani delle associazioni Nuova Acropoli e Torino Spazio Pubblico che hanno continuato i lavori nell’area del laghetto, concentrandosi anche sula manutenzione del verde circostante. Al termine dei lavori le associazioni hanno evidenziato, ancora una volta, che la pulizia del parco è soltanto una soluzione parziale al problema dei rifiuti. È necessario infatti che tutti i cittadini prestino maggiore attenzione alla salvaguardia del Parco Arrivore per preservare uno dei polmoni verdi più importanti della città.

"E' solo la punta dell'iceberg"

«Questi interventi non sono che la punta dell’iceberg del quantitativo di rifiuti che sono sparsi nell’area – hanno sottolineato le associazioni, al termine della giornata - Torneremo nel parco il 22 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, per dimostrare quanto ci sia ancora bisogno delle nostre attività».

L'emergenza rifiuti non è nuova in questa area. Solo pochi mesi fa, dopo un'altra giornata di pulizia, l'associazione Plastic Free, associazione no-profit contro l'inquinamento da plastica, aveva lanciato l'allarme: «C'è una "bomba ecologica nel parco torinese, per gli strati di rifiuti pericolosi. In due anni di attività su Torino non ci era mai successo di non finire la pulizia di un'area. Ci sono strati e strati di rifiuti anche difficili per noi volontari da rimuovere, come siringhe in grandissime quantità, eternit, latte di vernici e solventi e troppi altri rifiuti da rimuovere».

"La terra è compromessa"

Un rischio per la salute dei residenti. E la situazione per il momento non cambia: «Nel parco la terra è irrimediabilmente compromessa – hanno riferito da Plastic Free - bisognerebbe togliere proprio il primo strato per non parlare del reale rischio per la salute di chi coltiva e mangia i frutti di quella terra. Gli enti preposti non dimentichino».

Il prossimo appuntamento

L’appuntamento del 22 aprile è già praticamente organizzato: «Ci troveremo dalle 10 in poi. In campo, la mattina, ci saranno i volontari di Plastic Free. Poi, dalle 14.30, toccherà ai volontari di Nuova Acropoli e Torino Spazio Pubblico. Così celebreremo la Giornata Mondiale della Terra».

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