Al neonato parco Nilde Iotti è arrivato anche il Sentiero delle Donne, una scelta importante
Il progetto promosso dall'associazione Settimo Futura in collaborazione con il Forum Donne e patrocinato dall'Amministrazione comunale
Al neonato parco Nilde Iotti è arrivato anche il Sentiero delle Donne, una scelta importante.
Parco Nilde Iotti
Dieci donne. Dieci storie, incominciando da quella della partigiana Laura Conti. Dieci panchine dislocate nelle aree verdi del territorio, a partire dal parco Nilde Iotti, fresco di inaugurazione.
L'iniziativa
Un percorso complessivo di circa sette chilometri, che può essere intrapreso in bicicletta o a piedi, che permette a ciascun settimese di camminare accanto ad alcune figure femminili che hanno segnato la storia della nostra città e dell'intero paese. Nasce con questo obiettivo «Il sentiero delle donne», il progetto promosso dall'associazione Settimo Futura in collaborazione con il Forum Donne e patrocinato dall'Amministrazione comunale. «Si tratta di un'iniziativa che parte dal basso e che vuole stare in mezzo alle persone. Per questo, abbiamo scelto come simbolo i parchi e le panchine», ha spiegato Donatella Balbo, presidente dell'associazione Settimo Futura, nel corso dell'inaugurazione della prima panchina, intitolata a Laura Conti. «Il percorso – prosegue Balbo - vedrà protagoniste dieci storie diverse che hanno come filo conduttore il coraggio a cui tutte queste donne si sono aggrappate per liberarsi dagli stereotipi».
Lo spirito
Un modo, dunque, per ricordare tutte coloro che si sono ritrovate sempre un passo indietro e che, invece, come ha rimarcato la presidentessa del Forum Donne, Natascia Molino, «sono la dimostrazione di come la storia sia fatta di uomini ma anche di donne». «Il progetto è partito da una suggestione proposta dall'associazione Toponomastica femminile e punta ad unire il ricordo di queste donne al decoro urbano della città», ha aggiunto Irene Galletti, di Settimo Futura, spiegando il motivo per il quale ogni panchina sarà abbellita da un artista locale. A partire da quella di Laura Conti, decorata da Riccardo, in arte The Dise, che ha reinterpretato la vita della partigiana legando il mondo della scienza con quello dell'ambiente. Un nome – quello della Conti, fondatrice della Lega per l’ambiente -, proposto proprio da Legambiente, da cui parte un percorso che ha come obiettivo quello di aggiungere una quota rosa tra gli spazi della città attraverso figure che sono diventate il simbolo dell'emancipazione femminile.