San Mauro Torinese

Addio ad Alan: ha insegnato a tanti la musica e il coraggio

Era balzato agli onori delle cronache per l’intervento chirurgico al cervello subito nel 2019 e che aveva affrontato da sveglio e suonando la sua chitarra

Addio ad Alan: ha insegnato a tanti la musica e il coraggio
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C’è profondo sgomento per la notizia della prematura scomparsa dell’artista sanmaurese Alan Brunetta.

La terribile notizia

Alan, classe 1985, si è spento nel pomeriggio di venerdì 21 luglio. Una notizia che ha sconvolto l’intero territorio.

Un musicista, ma soprattutto artista poliedrico, polistrumentista, il cui nome è indissolubilmente legato alla storia de Lastanzadigreta, fondata insieme a Umberto Poli, Flavio Rubatto, Jacopo Tomatis e Leonardo Laviano e che nel 2017 – tra i tanti riconoscimenti ottenuti nel corso degli anni – aveva anche ricevuto la “Targa Tenco” nella sezione «Opera Prima».

“Sei l’amore della mia vita il mio migliore amico – è il messaggio della compagna Roberta Gervasi -. Hai portato nella mia vita l’arte e la gioia. Mi hai insegnato cosa vuol dire avere forza e coraggio. Sei stato un insegnante incredibile non solo per i tuoi allievi ma per tutti quelli che hanno avuto il privilegio di conoscerti. Sei il migliore. Arrivederci amore mio”.

Queste invece le parole di un'amica sui social: "Il mio caro amico Alan nasce in una nebbiosa e fredda mattina del 1985. Col passare del tempo impara a suonare e, chi lo avrebbe mai detto, si diploma e si laurea al conservatorio e all'Accademia di Musica Moderna di Torino dove insegna tuttora. Durante il cammino della sua vita Alan cerca di fare il musicista professionista a tempo pieno. E ci riesce!
Il mio caro amico Alan in un caldissimo giorno di luglio del 2023 lascia questa terra dopo aver lottato come un leone. Non ti dimenticherò mai dolce ragazzo dal vocione roccioso, la tua musica resterà per sempre! Buon viaggio Alan, vola in alto come le tue note"-.

Passione per la musica e l'insegnamento

Un giovane artista che si è sin da giovane dedicato alla musica e che ha dedicato moltissimo tempo e altrettanta passione all’insegnamento, anche e soprattutto verso i più giovani. Facendo avvicinare alla musica decine di ragazzi, grazie all’entusiasmo e alla carica positiva che era in grado di trasmettere con la sua voglia di fare musica. Ne sono dimostrazione i tantissimi messaggi di cordoglio e di vicinanza che in queste ore si stanno susseguendo sui social per ricordarlo e ringraziarlo.

Il coraggio di Alan

Il coraggio di Alan Brunetta era balzato agli onori delle cronache locali e nazionali dopo l’intervento chirurgico che aveva subito il 18 dicembre del 2019 all’ospedale Molinette di Torino. Appena un paio di mesi prima gli era stata diagnosticata una “estesa neoformazione a livello del lobo temporale ed insulare destro”.

Non aveva esitato a sottoporsi a un delicato intervento chirurgico che Alan aveva subito da sveglio. Anzi, con la sua chitarra tra le mani. Un intervento particolarmente delicato che era stato eseguito dall’equipe di neurochirurgia universitaria dell'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino e diretta dal professor Diego Garbossa. Per questo, durante l’operazione, Alan Brunetta strimpellando era riuscito anche a far cantare lo staff di specialisti. «Dopo la prima fase in narcosi, durante la quale è stato eseguito l’accesso chirurgico, il paziente è stato risvegliato in sala e si è proceduto con il brain mapping al fine di identificare un’area corticale “safe” da cui iniziare ad aggredire la lesione.  Durante il brain mapping il paziente ha alternato alla testistica “classica” somministrata dalla neuropsicologa, momenti di improvvisazione ed esecuzione di brani musicali con ausilio di chitarra acustica e tamburello a mano», raccontava a La Nuova Periferia il papà Ugo.

Una metodica eccezionale per valutare, passo dopo passo, il mantenimento delle facoltà cerebrali del paziente. «Non solo era convinto di sottoporsi all’intervento - continuava ancora il papà -, ma era deciso a farlo in questo modo. E’ stato coraggioso». Un coraggio che Alan ha dimostrato sin dalla prima diagnosi e che non l’ha mai fermato. Anzi.

Tanti successi artistici

Sono tanti i successi e i riconoscimenti che ha ottenuto nella sua carriera, anche di recente. Soltanto nel 2022 ha ottenuto il premio come  “Best Original Music” all’Eastern Festival del Cinema per “Dog” di Federico Alotto. Ma il suo nome è legato anche alle sonorizzazioni e alle musiche di film e lungometraggi come “The Repairman” (di Paolo Mitton – 2013) o, ancora, la partecipazione alla stesura di brani per “Ulysses: a dark Odissey”.

Il suo impegno è particolarmente noto anche sul nostro territorio, dove Alan Brunetta, non solo era particolarmente conosciuto, ma dove ha tenuto corsi musicali e intrattenuto con la sua arte migliaia di cittadini in numerose occasioni pubbliche.

Il funerale

Il funerale sarà celebrato martedì 25 luglio alle 10 presso la parrocchia di San benedetto a San Mauro Torinese.

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