Incontro

A Venaria incontro con l'uomo che aprì l'auto che conteneva il cadavere di Moro

Il Generale Antonio Cornacchia, figura centrale nella lotta al terrorismo, si è raccontato al pubblico

A Venaria incontro con l'uomo che aprì l'auto che conteneva il cadavere di Moro
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Si è tenuto ieri, mercoledì 10 maggio, presso la Sala del Consiglio comunale, il convegno intitolato "Il Generale Antonio Cornacchia si racconta", in occasione del 45° anniversario del ritrovamento del corpo dell'onorevole Aldo Moro.

A tu per tu col Generale Cornacchia

L'evento è stato promosso dall'Unione Edile ed Affini di Venaria Reale, con il patrocinio della Città di Venaria Reale e l'adesione dell'ANC - sezione di Venaria Reale.

Dopo l'introduzione curata dal moderatore Enzo Bentivegna e i saluti del sindaco della Città di Venaria Reale, Fabio Giulivi, il Generale dell'Arma dei Carabinieri, Antonio Cornacchia, ha preso la parola per raccontare gli episodi di quegli anni di terrorismo in cui si è trovato ad operare in prima linea.

Nato nel 1931, Cornacchia ha comandato la 1ª Sezione e poi è stato nominato vicecomandante del Nucleo Investigativo CC di Roma, prima di guidare il Nucleo stesso con il nome in codice Airone 1.

Il Generale Cornacchia è stato impegnato nella lotta contro il terrorismo e nelle indagini sui più noti fatti di sangue degli anni '70 e '80, tra cui il caso Moro, il Delitto del Circeo, il caso Pasolini, la banda della Magliana e l'omicidio Pecorelli. Dopo aver subito continue minacce di morte, è stato assegnato al servizio segreto militare. Ha scritto e pubblicato diversi libri sulla sua esperienza professionale.

L'evento ha permesso al Generale Cornacchia di condividere le sue memorie e le sue riflessioni sul difficile periodo storico in cui ha operato. La sua testimonianza è stata particolarmente preziosa in occasione del 45° anniversario della tragica vicenda dell'onorevole Aldo Moro, che ha segnato profondamente la storia del nostro paese.

"Una passione straripante"

"In una Sala del Consiglio Comunale strapiena - è il commento del sindaco Giulivi - ha preso la parola per raccontare aneddoti ed episodi di quegli anni di terrorismo in cui si è trovato ad operare in prima linea nella Capitale. Per dare l'idea della sua persona, parliamo di colui che ha aperto la Renault rossa con dentro il cadavere dell'onorevole Aldo Moro. A 92 anni, il Generale ha parlato in piedi per 2 ore, con una lucidità ed una passione straripante. Ci ha raccontato del suo impegno nella lotta contro il terrorismo e nelle indagini sui più noti fatti di sangue degli anni '70 e '80, tra cui il caso Moro, il Delitto del Circeo, il caso Pasolini, la banda della Magliana e l'omicidio Pecorelli. Dopo aver subíto quattro attentati, è stato assegnato al Servizio Segreto militare".

"La sua testimonianza - aggiunge il sindaco - è stata particolarmente preziosa in occasione del 45° anniversario della tragica vicenda dell'onorevole Aldo Moro, che ha segnato profondamente la storia del nostro paese. Sono uomini d'acciaio come il Generale, vero servitore dello Stato, che mi fanno dire, ancora una volta, quanto sia orgoglioso di essere italiano".

Quindi i ringraziamenti: "Al geometra Enzo Bentivegna, dell'Unione Edile ed Affini di Venaria Reale, per aver portato in Città il Generale, con il patrocinio della nostra Città di Venaria Reale e l'adesione dell'Associazione Nazionale Carabinieri - sezione di Venaria Reale. Ringrazio anche l'Arma dei Carabinieri, presente con il Comandante della Scuola Carabinieri di Torino Colonnello Giovanni Spirito ed il Comandante della Compagnia di Venaria Reale Maggiore Silvio Cau".

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