A Settimo tira una brutta aria: nel 2024 sforato il limite del Pm10 ben 69 volte
La centralina nei pressi della scuola Vivaldi ha registrato il risultato peggiore di tutte le stazioni di monitoraggio presenti nell'agglomerato torinese

Sul cielo di Settimo Torinese nel 2024 ha tirato una «brutta» aria per oltre due mesi. È quanto emerge dal rapporto diffuso nei giorni scorsi da Arpa Piemonte e Città Metropolitana di Torino in cui il territorio settimese ha «conquistato» il titolo di maglia nera per la qualità dell'aria.
A Settimo tira una brutta aria
Con 69 sforamenti, la centralina collocata fuori la scuola Vivaldi è infatti quella che nell'arco dell'anno ha superato più volte il valore limite giornaliero di polveri sottili (Pm10). Tradotto, per 69 giorni è stata rilevata una concentrazione di inquinanti atmosferici superiore a quella consentita dalla legge per garantire la tutela dell’ambiente ed evitare rischi sulla salute umana (in particolare malattie respiratorie).
I dati
Il report «Uno sguardo all'aria 2024» rappresenta una preziosa fonte di informazione che descrive, in attesa del rapporto completo che uscirà in autunno, un’anteprima sul trend della qualità dell'aria nell'anno appena trascorso.
L’analisi dei dati relativi al 2024 evidenzia che nove dei dodici inquinanti per i quali sono stabiliti valori di riferimento rispettano ampiamente i valori limite su tutto il territorio metropolitano. Le criticità riguardano i parametri Pm10, biossido di azoto (NO2) e ozono.
I mesi invernali del 2024, quelli tipicamente soggetti ai fenomeni di inquinamento atmosferico da Pm10 e NO2, sono stati caratterizzati da condizioni meteo particolarmente sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti, che contribuiscono a spiegare l’innalzamento di alcuni parametri rispetto all’anno precedente. Per questo i dati di Pm10 rilevati nel 2024 evidenziano un peggioramento rispetto al 2023 che era stato caratterizzato da condizioni meteo favorevoli alla dispersione degli inquinanti. Ma, allo stesso tempo, si registra anche un sostanziale miglioramento rispetto ai dati del 2022 in cui le condizioni meteo erano più simili al 2024.
Inoltre, stando a quanto riporta Arpa, una prima analisi dei dati evidenzia che sono le stazioni di fondo (collocate nei parchi urbani e lontane dalle strade più trafficate) ad aver misurato nel 2024 un aumento del numero di superamenti, mentre le stazioni da traffico (a bordo strada) presentano un comportamento in lieve diminuzione.
Scendendo nel dettaglio dei singoli inquinanti, il limite del Pm10 è stato superato soprattutto nell'agglomerato torinese mentre per quanto riguarda il biossido di azoto i dati rilevati confermano il significativo miglioramento dell’ultimo quadriennio e presentano un ulteriore passo avanti rispetto al 2023. Il parametro ozono, infine, supera ancora il valore obiettivo per la protezione della salute umana in tutte le stazioni del territorio metropolitano.
La situazione su Settimo
Dopo i 55 sforamenti del 2023, nel 2024 la centralina di Settimo ha registrato ben 69 superamenti del parametro Pm10 (contro i 35 ammessi dalla legge). Si tratta del risultato più alto rilevato tra tutte le stazioni di monitoraggio presenti nell'agglomerato torinese.
Un record negativo già sfiorato lo scorso anno quando era stato evidenziato un risultato peggiore solo da Torino Rebaudengo.
Un trend che spinge, inevitabilmente, l’Amministrazione a correre ai ripari e a mettere in campo alcune azioni per contrastare l’inquinamento atmosferico. Interventi che viaggiano in parallelo alle misure antismog e alle limitazioni al traffico veicolare (con il blocco dei diesel) imposte quando è previsto il superamento giornaliero del parametro di 50 microgrammi di Pm10 per metro cubo di aria analizzata.
Nel caso di Settimo, consultando il sito dell'Arpa e il monitoraggio del semaforo anti-smog, nei primi tre mesi del 2025 è scattato «l'arancione» (ossia il livello 1) già quindici giorni: dal 1 all'8 gennaio, il 6 e 7 febbraio e ancora dal 22 al 26 febbraio.