A Settimo serviti 2000 pasti alle persone in difficoltà
Nell'ambito del progetto Love Food, portato avanti dagli studenti e dalle studentesse dell'Enaip, in collaborazione con Caritas
Un vero e proprio esercito che non ha solo «riempito le pance» ma ha soprattutto «scaldato i cuori» di tutta la comunità settimese.
Il progetto
In due parole, Love Food, il progetto portato avanti dagli studenti e dalle studentesse dell'Enaip, in collaborazione con Caritas, volto a sensibilizzare il tema dello spreco alimentare e ad offrire un aiuto concreto alle famiglie indigenti del territorio sfruttando le eccedenze dei supermercati locali e con il sostegno finanziario del Rotary Club, oltre a partner come Banco Alimentare, Casa Betania, Scout, Peaquin e Settimo Miglio.
La cena conclusiva
L'iniziativa – almeno per quest'anno – si è conclusa sabato 20 maggio all'interno del salone della parrocchia San Vincenzo, con una cena della solidarietà che ha rappresentato l'occasione per riunire attorno agli stessi tavoli i beneficiari di Love Food e tutti gli attori che hanno preso parte ad un progetto che si è evoluto e che rappresenta un modello di welfare innovativo.
Numeri importanti
E la vittoria di Love Food è innanzitutto nei numeri e nei menù preparati nel corso dell'anno scolastico. 2000 pasti serviti direttamente a casa delle famiglie, per un dispiegamento di forze che ha coinvolto 120 volontari che hanno dato il proprio contributo per realizzare un pezzo di servizio.
E ai 2000 pasti si aggiungono i cento preparati sabato, in un ricco menù che ha offerto sei antipasti, la paella vegetariana e due dolci.
"Grandissimo il valore sociale"
«Questo è un evento che raggiunge il culmine di un progetto che è durato tutto questo anno scolastico e che ha visto questi giovani chef adoperarsi, preparare dei pasti, lavorare per la comunità e il sociale. Tutto parte dalla raccolta delle eccedenze alimentari che quotidianamente svolgono i volontari di Caritas presso supermercati, negozi e anche anche presso le scuole.
Anzi, presso le scuole sono gli stessi insegnanti che si rendono testimoni autentici e credibili di questa raccolta e le portano o in Caritas o all'Enaip», racconta Pasquale Dell’Aquila, referente Caritas, commentando «un progetto ambizioso che a Settimo ha un grandissimo valore sociale» e che negli scorsi mesi si è esteso anche alle scuole dell'infanzia.
Ognuno ha fatto il proprio pezzo in una sorta di catena di montaggio in cui nessuno si è tirato indietro. Dai ragazzi agli insegnanti, passando per i volontari e per i tanti partner, tra cui i giovani del Rotaract che sabato hanno attivato il servizio taxi per consentire ad alcuni beneficiari di partecipare alla serata.
No allo spreco di cibo
«Questo progetto ci permette di lavorare su più livelli da un punto di vista di diffusione di alcuni valori importanti come quello della solidarietà, dell'attenzione alla persona, della cura e di conoscenze importanti come il contrasto allo spreco alimentare e lo sviluppo di competenze professionali», ha aggiunto la direttrice dell'Enaip, Isabella Del Vecchio, presentando la cena della solidarietà che ha sigillato questa edizione di Love Food.
Lavoro di squadra
Un lavoro di squadra che, parallelamente, partendo dalle scuole, permette proprio di combattere anche la piaga dello spreco alimentare, come ha ricordato Alessandra Girard, assessora all'Istruzione, che ha sottolineato il valore simbolico dell’iniziativa e «il grande insegnamento per i nostri bambini».
Un progetto che ha creato una rete – aggiunge la sindaca, Elena Piastra - in grado di «tenere insieme il mondo delle imprese, il mondo delle associazioni, la scuola e Caritas» in un percorso in cui la solidarietà, chiosa Don Antonio Bortone, «crea relazioni» e «diventa cultura e condivisione».