A Settimo automobilisti col "piede pesante": fioccano le multe per velocità
Ma l'assessore precisa che il dato è in linea con gli scorsi anni e non c'è stato nessun picco dovuto agli autovelox "a differenza delle voci che circolavano"
Nel corso del 2023, a Settimo sono state elevate (quasi) tante multe quanti sono gli abitanti. Ma c'è un problema: quasi la metà di queste a oggi non sono state pagate.
I dati della Polizia locale
Dai numeri forniti dalla Polizia Locale guidata dal comandante Renato Pontoriero, infatti, il totale delle sanzioni effettuate nell'anno appena trascorso ammonta a 40.204 a fronte di una popolazione che conta 45.853 cittadini (dato Istat, ndr). Per un totale, in soldoni, di oltre 4 milioni di euro di multe emesse, ma di cui solo la metà attualmente sono state incassate.
Tradotto, ogni settimese si ritrova a pagare – o pagherà – circa 90 euro di multe all'anno. Ma quali sono le principali cause di sanzioni per i settimesi?
Limiti superati
Dal report finale, risulta che circa 22.000 verbali sono stati staccati per eccesso di velocità che, quindi, si aggiudica il podio della classifica. Rimane questo il «vizietto» principale degli automobilisti settimesi che sembrano non riuscire – non tutti, chiaramente – a rispettare i limiti imposti dal Codice della Strada.
In questo scenario, rientrano le multe rilevate dagli autovelox che hanno «giocato» un ruolo di primo piano nelle vicende locali. Soprattutto per il velox installato sulla Sr11 e finito al centro delle polemiche proprio nel corso di questi ultimi mesi.
Divieti di sosta
Nella lista delle cattive abitudini alla guida, c'è poi il parcheggio in divieto di sosta. Con oltre 12.000 multe elevate nell'anno appena concluso, l'abusivismo su stalli non adibiti al posteggio si colloca al secondo posto tra le cause di sanzioni.
In questo conteggio, fa sapere la Polizia Municipale, rientrano anche i verbali per il mancato pagamento delle strisce blu presenti sul territorio.
A parte, invece, ci sono 138 sanzioni elevate sugli stalli disabili per l’assenza del tagliandino.
I passaggi col rosso
Segue, nella classifica, il passaggio con il rosso. Le violazioni semaforiche rilevate nel 2023 hanno fatto strappare ai vigili urbani oltre 5000 verbali attraverso il sistema di rivelazione automatico che è stato installato in diversi punti del territorio.
Cellulare alla guida
Proseguendo nella nostra analisi dei dati, seppur in forma estremamente esigua, non mancano neanche i «furbetti» che guidano mentre parlano al telefono. In questo caso, sono oltre una quarantina le sanzioni effettuate dai civich agli automobilisti.
Sparuto, infine, il dato di chi è stato «beccato» senza i sistemi di ritenuta: meno di una trentina le persone multate per l’assenza di seggiolino o della cintura.
La metà deve essere ancora incassata
Dai dati inseriti nel bilancio di previsione del 2023 risultano oltre 4 milioni di euro di multe emesse. Di questi, però, attualmente (i numeri forniti da Palazzo civico sono provvisori, ndr) sono stati incassati solo 2.129.000 euro, a cui vanno aggiunte le eventuali rateizzazioni che porteranno incassi nei prossimi anni. Al momento, quindi, la quota di mancato pagamento delle sanzioni ammonta a circa il 50% di quelle che dovrebbero essere le entrate totali.
Un numero che ha analizzato Luca Rivoira, assessore al Bilancio. «Siamo completamente in linea con tutti gli altri anni. Non abbiamo avuto maggiori entrate rispetto al passato, ma sono più o meno le stesse in termini sia di accertato che di incassato», spiega Rivoira, sfatando il mito secondo cui la recente introduzione di nuovi sistemi di rilevazione di velocità sarebbe servita per rimpolpare le casse comunali.
"L'autovelox non c'entra"
«Questo vuol dire che, ad esempio, anche il nuovo velox serve davvero solo per far rispettare i limiti di velocità e non per far cassa perché, in realtà, non ci sono state variazioni rispetto al passato. Il fatto che ci sia più o meno il 50% di incassato rispetto alle multe emesse – ammette Rivoira – non è un dato che ci piace molto perché questi sono soldi che, in gran parte, vengono utilizzati per tutto ciò che è connesso alle manutenzioni stradali. Per cui, se entrassero tutti gli incassi accertati, potremmo fare molti più interventi in termini di manutenzione straordinaria. Per il resto – ribadisce -, siamo in linea con gli scorsi anni e non c'è stato nessun picco a differenza di tante voci che circolavano».