Cerimonia

A San Mauro il Giorno del Ricordo unisce le generazioni

La sindaca del Consiglio dei Ragazzi ha raccontato di come la sua famiglia fu costretta ad abbandonare la propria terra d'origine per rifugiarsi in Italia

A San Mauro il Giorno del Ricordo unisce le generazioni
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Con un giorno di anticipo rispetto al calendario ufficiale, la mattina di domenica 9 febbraio 2025 a San Mauro Torinese si è svolta la cerimonia di commemorazione per il Giorno del Ricordo.

A San Mauro il Giorno del Ricordo

Anche San Mauro ha celebrato la giornata istituita 21 anni fa e dedicata alla tragedia degli italiani vittime delle foibe e dell'esodo dalle terre di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. L'evento ha visto una partecipazione corale che ha unito associazioni, istituzioni e testimoni di diverse generazioni, sottolineando come il ricordo di quella vicenda storica debba essere trasmesso a tutti, dai più anziani alle nuove leve.

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Come ricordato dalla sindaca Giulia Guazzora, riprendendo le parole del presidente Mattarella, quest’anno si celebra anche l’ottantesimo anniversario di una vicenda complessa, ancora oggetto di ricerche, dibattiti storiografici e politici. "E' fondamentale tenere viva la narrazione, il ricordo e consegnare il racconto alle nuove generazioni, con il monito che se non è possibile cambiare il passato, si può contribuire a costruire un presente e un futuro migliori" ha evidenziato la sindaca.

La presidente del Consiglio comunale, Maria Vallino, ha ribadito: «Il ricordo e la memoria devono produrre anticorpi, e portarci a fare in modo che quelle lacerazioni appartengano a un passato irripetibile. Tuttavia, assistiamo oggi al risorgere di conflitti in nome dell’odio, del nazionalismo e del razzismo. Ucraina, Medio Oriente e altre zone del mondo vedono mettere a dura prova la convivenza, la tolleranza, la pace e il rispetto dei diritti umani. Dobbiamo nuovamente mettere in atto azioni di contrasto contro chi minaccia la libertà, le conquiste democratiche e sociali. Pagine buie della storia sembrano ahimè volersi riproporre. L’Unione Europea può, anzi deve, essere la concreta e valida direzione di marcia per guardare al futuro con fiducia e speranza. Non dobbiamo costruire barriere ma strade e ponti, vivere la diversità come una ricchezza che produce amicizia e progresso. Le giovani generazioni possono essere la nostra speranza per un futuro migliore».

Passaggio di testimone tra generazioni

Un passaggio di testimone tra le generazioni ha caratterizzato i successivi interventi. Antonio Vatta, Presidente regionale dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, ha ripercorso le vicende della propria famiglia, costretta ad abbandonare Zara. Dopo numerosi trasferimenti, difficoltà e separazioni temporanee, Vatta si è stabilito definitivamente a Torino nel 1951, da dove ha avviato il suo percorso per riconoscere maggiori diritti e tutele ai profughi e agli esuli della Seconda Guerra Mondiale.

Particolare rilievo ha avuto anche il contributo delle nuove generazioni: Camilla Di Tanno, sindaca del Consiglio Comunale dei Ragazzi, ha espresso il proprio attaccamento al Giorno del Ricordo, legando il ricordo a una vicenda personale. Il nonno e altri parenti, anch'essi esuli, furono costretti ad abbandonare la loro terra d'origine per rifugiarsi in Italia; una storia che ha segnato in maniera indelebile la vita della sua famiglia e che è stata tramandata anche alle generazioni più giovani.

Il Comune di San Mauro Torinese ha voluto esprimere un sentito ringraziamento alle Autorità civili e a tutte le Associazioni presenti, riaffermando l’importanza di una memoria condivisa che travalica le generazioni e costruisce ponti tra il passato e il futuro.

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