Sanificazioni e falsi buoni spesa, così truffano gli anziani
L’attenzione delle forze dell’ordine resta massima, così come sono stati intensificati i controlli mirati proprio al controllo del territorio e all’identificazione delle persone sospette
Sanificazioni e falsi buoni spesa, così truffano gli anziani
Truffe
La scusa della sanificazione degli alloggi delle persone più anziane, soprattutto nei quartieri popolosi o popolari, continua a tenere banco per farsi aprire la porta dagli anziani. I truffatori ai tempi del Covid-19 continuano a colpire su tutto il territorio con strategie che si adeguano ai tempi che corrono. Dopo alcuni casi registrati nelle scorse settimane, anche negli ultimi giorni sono stati tentativi di intrusione da parte di malintenzionati all’interno delle case dei più anziani, meglio ancora se soli. Sono queste ultime le «prede» più ghiotte, a maggior ragione in questi ultimi giorni di zona rossa quando i ricongiungimenti familiari spesso non sono possibili.
I casi
E’ il caso di un anziano, rimasto solo per le feste, che è stato avvicinato da un uomo e una donna che si sono presentati come addetti di un’azienda incaricata dall’amministratore di condominio di sanificare i vani scale e gli alloggi degli inquilini. Così, spruzzando nell’aria qualche tipo di disinfettante, i malintenzionati hanno potuto girare indisturbati - stanza per stanza - alla ricerca del bottino da trafugare. A circa 500 euro ammonterebbe il totale del denaro contante rubato, insieme a qualche prezioso e ricordo di famiglia.
Ma questo non è l’unico caso di raggiro registrato in città. Nei pressi del centro storico, prima che le vetrine dei negozi si spegnessero nuovamente per la zona rossa, un’anziana ha aperto la porta a due finti volontari che volevano consegnarle dei buoni spesa. Con la sola differenza che, la donna, avrebbe dovuto «pagarli» con un’offerta a un’associazione inesistente. L’attenzione delle forze dell’ordine resta massima, così come sono stati intensificati i controlli mirati proprio al controllo del territorio e all’identificazione delle persone sospette rintracciate sul territorio e che potrebbero corrispondere alle descrizioni fatte dai cittadini che subiscono sulla propria pelle questo genere di odioso raggiro. Oltre a quello di non aprire la porta di casa agli sconosciuti, neanche se si presentano con le migliori intenzioni, la raccomandazione è quella di mettersi subito in contatto con il 112.