La risposta

L'ospedale di Settimo risponde, ecco tutti i numeri

Nelle ultime ore è stata diffusa la lettera che l'amministrazione dell'Ospedale ha inviato al Comune lo scorso 7 aprile.

L'ospedale di Settimo risponde, ecco tutti i numeri
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L'ospedale di Settimo replica alle richieste di chiarimenti e comunicazioni del Comune.

L'ospedale di Settimo risponde

E' stata diffusa pubblicamente soltanto nella serata di giovedì 16 aprile il testo della lettera con cui l'amministrazione dell'Ospedale civico di Settimo risponde alle richieste del Comune sulla gestione dell'emergenza sanitaria Covid-19 all'interno della struttura di via Santa Cristina. La lunga lettera firmata dall'Amministratore Unico di Saapa (la società che gestisce il presidio) Gabriella Gianoglio e dalla direttrice sanitaria Teresa Bassani, è datata 7 aprile 2020. Il giorno successivo alla missiva che la sindaca Piastra aveva inviato a Saapa, all'Asl To4, all'Unità di Crisi della Regione Piemonte e alla Prefettura di Torino.

Poi, negli ultimi giorni, ulteriori sviluppi. Con la visita dei carabinieri dei Nas per la verifica della situazione interna alla struttura di via Santa Cristina.

La nota di Saapa

Nella gestione dell'emergenza pandemica che il Sistema Sanitario Nazionale si trova ad affrontare le Unità di Crisi Regionali e Aziendali devono fare delle scelte difficili e darne immediata esecuzione. Il reclutamento dei posti letto diventa essenziale per la gestione ospedaliera dei pazienti in pericolo di vita.
L'Ospedale di Settimo è stato identificato e accreditato dalla Regione Piemonte, sulla base delle caratteristiche strutturali e organizzative certificate da specifica commissione di vigilanza, per svolgere un ruolo di grande utilità, funzionale agli Ospedali di riferimento. La riconversione delle attività prima svolte dalla Struttura alle nuove attività volte alla gestione di Pazienti Covid impone grandi sacrifici, da parte di tutte le categorie professionali, per garantire i livelli essenziali di cura.

Scrive la direzione della struttura di via Santa Cristina nell'incipit

Le preoccupazioni dei parenti dei degenti

Altro nodo affrontato è quello della preoccupazione che i parenti dei degenti hanno manifestato nel corso delle ultime settimane. Un po' per l'impossibilità di incontrare i propri congiunti all'interno della struttura, un po' per l'ormai noto caso della mancata esecuzione dei tamponi sui pazienti (non Covid-19) dimessi dalla struttura settimese.

Inoltre impone, necessariamente, limitazioni alle normali e comprensibili esigenze di relazione con i propri dari dei pazienti e delle famiglie, fonte spesso di tensioni e di incomprensioni verso le autorità territoriali e, ancor di più, i responsabili della gestione ospedaliera.
Dal 5 marzo 2020 l'inibizione delle visite parentali ha generato ansie e incertezza a cui abbiamo cercato di rispondere sia con aiuto ai pazienti che con un servizio di informazione sanitaria che (dotazione medica permettendo) sarà messo a disposizione delle famiglie nei prossimi giorni.

E, quindi, sulle dimissioni di chi ha lasciato il presidio di via Santa Cristina per tornare a casa o in altre strutture:

Relativamente ai pazienti dimessi, si informa che le dimissioni avvengono su responsabilità medica e pertanto si esclude che vi possano essere stati o vi siano casi che risultino sintomatici all'atto del rientro a domicilio o all'atto di trasferimenti presso altre Strutture e pertanto sono da ritenersi non rientranti nella categoria a cui è riservata l'esecuzione del test diagnostico.

I numeri dei positivi tra il personale

Sempre nella risposta del 7 aprile Saapa risponde anche sui casi positivi registrati tra il personale medico dell'Ospedale civico settimese. I numeri elencati, pertanto, sono da ritenersi aggiornati a tale data.

Al personale sanitario Saapa Spa, ad oggi, sono stati effettuati tamponi e risultano positivi 6 medici. Per quanto riguarda gli operatori sanitari in capo alla Cooperativa Frassati, la stessa ha fatto richieste all'esecuzioni dei tamponi ma ad oggi è ancora in attesa. I soggetti risultati positivi a seguito di tamponi effettuati in pronto soccorso, ad oggi risulta essere a 12.
I Pazienti con positività accertata sono tutti e solo in reparti Covid. I pazienti con sintomatologia sospetta (così come definita da numerose direttive Ministeriali e Regionali oltre che dell'OMS) sono rigorosamente in isolamento di coorte come da procedura interna e diffusa del 9 marzo 2020, che recepisce le Disposizioni della Regione Piemonte (cirolare 11029 del 4 marzo 2020). Per i pazienti sintomatici è stata sempre fatta richiesta tempestiva di tamponi agli Organi Competenti in attesa che possano essere eseguiti.

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