Incontro

I giovani e l'isolamento sociale: "Situazioni gravi anche a Settimo"

In oratorio si è parlato del preoccupante fenomeno degli Hikikomori con l'associazione La Quercia e altre realtà del territorio

I giovani e l'isolamento sociale: "Situazioni gravi anche a Settimo"
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Domenica 29 ottobre gli "oratori di Settimo" hanno ospitato e collaborato all'organizzazione di un incontro aperto alla cittadinanza su un tema purtroppo ancora trascurato e poco discusso.

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Gli hikikomori e i disturbi compulsivi

Un incontro per approfondire il tema legato all'Hikikomori, un fenomeno di isolamento sociale sempre più radicato in Italia ma di cui, allo stesso tempo, si continua a parlare troppo poco. L'evento si è svolto domenica 29 ottobre al salone parrocchiale della San Vincenzo e tra i suoi principali registi ha avuto l'associazione La Quercia, Caritas, Oratori di Settimo e il Comune di Settimo.

«Come mission abbiamo la cura delle persone senza lavoro e cerchiamo di sensibilizzare le persone sui temi sociali. Ogni anno usciamo con un nuovo argomento e quest'anno abbiamo pensato all'hikikimori», illustra la dottoressa Lucia Gioiosa de La Quercia, spiegando come il tema sia stato in qualche modo legato anche al gioco d'azzardo. Non per una stretta connessione tra chi soffre di isolamento sociale e il giocatore patologico, ma perché «nell'ambito dei disturbi compulsivi, veniva bene sia trattare il ritiro sociale che il gioco d'azzardo patologico», precisa Gioiosa.

«L'incontro è andato molto bene ed è emerso bene questo tipo di fenomeno. Su Settimo, ci sono genitori che hanno già situazioni gravi e ragazzi allo stadio numero 3», ricapitola Gioiosa, al termine di un incontro in cui il tema è stato snocciolato a lungo anche da Marco Crepaldi, fondatore di Hikikomori Italia. Un seme importante piantato nell'ottica di continuare a parlare di questo tipo di situazioni, offrendo contemporaneamente spazio al «discorso di mutuo aiuto sul gioco d'azzardo» che La Quercia sta portando avanti da tempo per aiutare non solo le vittime di queste problematiche ma anche i loro familiari.

«L'evento è stato fortemente voluto da Oratori di Settimo e i ragazzi hanno portato in scena questa forma di disagio, dimostrando come anche i giovani si diano da fare per la comunità», ha concluso Gioiosa.

"Ringraziamo la dottoressa Lucia Gioiosa per la collaborazione e tutti i ragazzi che hanno aiutato - fanno sapere dall'oratorio - In particolare ringraziamo gli speaker: il dottor Marco Crepaldi, la dottoressa Sara Molinaro, la sindaca Elena Piastra e i testimoni per la loro partecipazione e i loro interventi".

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