A Gassino il Comune pronto a prendersi in carico la tanto discussa torre campanaria
Dopo anni di diatribe e attriti con la Parrocchia, la nuova amministrazione guidata dal sindaco Corrado ha avviato l'iter per l'acquisizione
Sulla lunghissima diatriba relativa alla proprietà della torre campanaria della chiesa dello Spirito Santo a Gassino Torinese, forse presto si potrà mettere definitivamente la parola fine.
A Gassino il Comune pronto a dichiarare sua la torre campanaria
Al momento nulla è ancora certo, ma l’Amministrazione comunale, con il sindaco Cristian Corrado, da settimane sta lavorando per trovare una soluzione a quella che in paese è ormai diventata una «querelle infinita», con un rimpallo che, negli ultimi anni, ha visto da una parte il Comune e dall’altra la Curia.
« Con il segretario comunale - puntualizza il primo cittadino gassinese Corrado - stiamo valutando un’adeguata soluzione della questione».
Questo era l’obiettivo che la nuova Amministrazione comunale aveva espresso anche in occasione della campagna elettorale della scorsa estate. Tra i punti del programma della lista civica Cucurin infatti, c’era proprio la verifica delle soluzioni più adeguate per andare a risolvere il problema relativo alla proprietà del campanile».
Ora, prima di dire ufficialmente che la torre campanaria è del Comune, c’è bisogno ancora di un po’ di tempo e che le procedure burocratiche che sono state avviate, arrivino dunque ad una conclusione in questa direzione, ma dopo anni di discussioni, polemiche e contrasti, quella che è stata intrapresa dovrebbe essere finalmente la strada giusta.
Gli obiettivi
Anche perché in un’ottica di valorizzazione del territorio, dove il centro storico del paese assume un valore molto importante, i progetti che l’Amministrazione comunale intende avviare sono chiari. «La nostra idea - annuncia il sindaco - è quella di sistemare la torre campanaria per metterla in sicurezza, al fine di poterla rendere anche visitabile da parte dei cittadini. Rappresenta infatti un patrimonio storico di grandissima importanza per il nostro paese. Vorremmo poi attuare un progetto di illuminazione della stessa torre attraverso delle installazioni, e lo stesso vale anche per la facciata del Comune, per i portici e per il Cucurin. In questa direzione stiamo lavorando perché la valorizzazione del paese anche in un’ottica turistica potrà essere da stimolo per il rilancio del commercio e dunque dell’economia locale. I nostri negozi infatti, rappresentano per i cittadini dei punti di riferimento e noi vogliamo poterli preservare».
L’ipotesi che la proprietà della torre campanaria fosse del Comune era già emersa anche lo scorso mese di settembre, quando nella giornata principale della festa Patronale, quella del martedì, in occasione del concerto delle campane del Cucurin, organizzato dalla stessa Amministrazione, era stato raccontato che l’ultimo campanaro era stato un dipendente proprio del municipio.
Probabilmente proprio da questa concreta e dettagliata considerazione di carattere storico ha preso corpo l’iter che ora è stato avviato dal Comune e che porterà dunque alla sua acquisizione.
Il tempo sarà come sempre testimone di quelle che saranno le prossime «tappe di questa vicenda». Una risoluzione di questa questione rappresenterebbe anche una svolta, probabilmente, anche per andare a sistemare una volta per tutte la torre dal punto di vista della sicurezza, eliminando quel ponteggio che ormai da troppo tempo «deturpa» quello che è un patrimonio storico.