Coronavirus: l'odissea del settimese Abdullahi, respinto a Parigi
L'assurda vicenda del cittadino onorario di Settimo che ha dovuto rinunciare al sogno di tornare in Somalia dopo 12 anni per l'emergenza Coronavirus.
Coronavirus, non si fermano i disagi per chi è stato in Italia negli ultimi 14 giorni. Questa volta è toccato ad Abdullhai Ahmed, il ragazzo somalo cittadino onorario di Settimo.
Coronavirus: l'odissea del settimese Abdullahi
Un viaggio di ritorno fondamentalmente mai iniziato. Questa volta, a fermare Abdullahi Ahmed, somalo naturalizzato italiano, è stato il passaporto italiano. Si tratta del giovane che il 28 giugno del 2008, insieme ad altri connazionali, era arrivato al Centro Fenoglio della Croce Rossa di Settimo in piena emergenza "sbarchi".
Tre giorni di rimbalzi
Sono stati tre giorni di odissea per l'ex rifugiato che a Settimo è stato nominato cittadino onorario ma che da quattro anni vive nel capoluogo. Ha visto infrangersi il sogno di tornare, dopo 12 anni, a Mogadiscio, la città natale che aveva lasciato all'età di 19 anni. Avrebbe riabbracciato la sua famiglia, e avrebbe partecipato a un progetto di cooperazione con le scuole del territorio.
La partenza, inizialmente prevista per domenica, ha avuto una serie di rimbalzi, ed è stata deviata a Parigi, dove Abdullahi avrebbe dovuto imbarcarsi per Istanbul, per poi raggiungere la Somalia. Ma ecco il colpo di scena: a causa della diffusione del Covid-19 e del decreto dell'amministrazione turca, gli italiani non possono partire. Volo cancellato.
Il sogno di un abbraccio che si... rimanda
Insieme alla partenza, Ahmed ha visto così sfumare la possibilità sia di riabbracciare la famiglia che quella di portare nella propria terra il progetto internazionale "Ponti tra generazione".
"La Turkish Airlines ha deciso che non fa atterrare in Turchia chi negli ultimi 14 giorni è passato per l'Italia e per gli altri paesi del contagio- racconta Ahmed, visibilmente provato da questo viaggio, alla fine, senza meta -. Credevo di averne viste abbastanza, ma mai avrei pensato che viaggiare con il passaporto italiano sarebbe stato così difficile!".
Abdullahi, comunque, non ha intenzione di arrendersi. L'abbraccio con la famiglia è solo rimandato. Passaporto permettendo.
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