Calcio e beneficenza grazie al Toro club
Donato un contributo a favore del Cst
Calcio e beneficenza grazie al Toro club.
Toro club
La passione per il pallone incontra la beneficenza. Su questo binomio, poco più di un anno fa, nasceva il Toro Club Gassino Granata, intitolato a Enrico Annoni. E con quello spirito solidale il gruppo di tifosi ha devoluto la cifra di mille euro al Cst.
L'iniziativa
La consegna dell’assegno è avvenuta mercoledì 7 ottobre al centro diurno, alla presenza di una parte del direttivo del club, della responsabile del Cst, Laura Bellangero, e della direttrice del Cisa, Daniela Calderone.
«Sin da quando ci siamo costituiti, nel maggio 2019, il nostro obiettivo è stato la beneficenza - spiega il presidente del gruppo granata, Carlo Nobile -. Ho accettato di fare il presidente proprio a condizione che il ricavato dei tesseramenti e la cassa che raccogliamo col nostro banchetto andassero devoluti a enti locali. E l’ho messo nero su bianco nello statuto. Perciò mi piacerebbe sensibilizzare su questo aspetto. Abbiamo voluto farli avere al Cst, oltre che per un discorso locale, per il grande lavoro che fanno con i ragazzi di tutta la collina. I disabili di cui si occupano non sono persone bisognose, ma vengono seguiti in modo impeccabile, e secondo noi questo andava premiato». Nobile, già allenatore de “Gli Insuperabili”, squadra di calcio di ragazzi disabili, vorrebbe trasmettere la propria passione per il pallone anche ai ragazzi del Cst. «Sarebbe bello - conclude - poter fare con i loro attività motoria. Ho già dato la mia disponibilità. Speriamo che, superato il Covid, diventi possibile».
«Siamo molto grati al Toro Club per questa donazione: saranno soldi ben spesi», il ringraziamento sincero di Calderone. «E’ la prima volta che il Cst riceve una beneficenza tramite atto formale - aggiunge poi Bellangero -. Il Cisa ha studiato di recente un protocollo per rendere formale la beneficenza. Siamo contenti di averlo potuto testare, ma soprattutto che ci siano persone che investono tempo ed energie pensando a noi. La bellezza di questo gesto sta proprio nel fatto che qualcuno ci ha preso a cuore».