Una borsa di studio in memoria di Said
L'annuncio da parte della sindaca settimese Elena Piastra
Una borsa di studio in memoria di Said
Said
In un momento di tensione sociale e di paura, dominato anche da episodi di violenza e di razzismo, il giovane Said Abbane è riuscito a raggiungere il risultato che tanti hanno sempre e solo sperato. Nel momento della sua commemorazione, lo scorso martedì sera, è riuscito a unire in preghiera la fede cristiana e quella musulmana. In un momento toccante e che non ha mancato di commuovere le centinaia di persone che hanno scelto di partecipare al toccante appuntamento organizzato lo scorso martedì 6 ottobre all’interno dell’area mercatale di via Dalla Chiesa. Un momento collettivo considerato da molti «necessario» per ricordare il giovane imprenditore marocchino scomparso ad appena 33 anni in seguito a un drammatico incidente stradale avvenuto lo scorso 1° ottobre. Attorno alla famiglia si sono stretti in più di cinquecento persone. Tutte commosse nel ricordo del sorrido gentile del giovane «aggiusta - cellulari», così lo definivano in tanti. Un giovane che tanti a Settimo hanno visto crescere sin da quando, ancora bambino, vendeva fazzoletti e cd di fronte all’ingresso dell’ex Standa di via Italia. I funerali del giovane Said sono stati celebrati in Marocco nei giorni scorsi. E’ stato seppellito proprio nel suo paese d’origine cui era affezionato e dove cercava di tornare appena gli fosse possibile. Anche per stare vicino alla sua famiglia.
L'annuncio
Nel corso della commemorazione di martedì sera, oltre agli interventi di rito che hanno coinvolto la società civile e i commercianti del centro cittadino, anche quello della sindaca Elena Piastra che ha scelto di ricordare Said annunciando anche l’istituzione di una borsa di studio in suo onore. «Hai fatto innamorare una città intera e te ne sei andato all’improvviso, lasciandoci tutti increduli, a dirci l’un l’altro l’ultima volta che ti abbiamo visto. Ci hai lasciati qui che per giorni non sapevamo neppure come ricordarti e c’è chi ha preparato le mascherine con il tuo nome, chi ha fatto striscioni e abbiamo dovuto cambiare varie volte la data e il posto perché non ci sembrava mai abbastanza grande per tutti. Ci hai lasciati che andiamo davanti al tuo negozio e non riusciamo neppure a parlare», ha esordito la sindaca. «In questi giorni ci è sembrato necessario aggiungere alla targa un nuovo simbolo che parlasse al futuro di altri giovani e quindi la Città di Settimo attiverà una borsa di studio per l’allievo che nell’anno si è distinto per la capacità d’ingegno, di inventiva e di spirito imprenditoriale. Caro Said, sei stato un esempio, con quel tuo sorriso furbetto, capace di venderti cd finti e scarpe col numero sbagliato e poi anche capace di diventare imprenditore nella nostra città, dare da lavorare a giovani settimesi, aiutare il lavavetri a fare domanda per il permesso di soggiorno e il vecchietto a mettere a posto il telecomando. Tu ti sentivi a casa qui, Settimo ti ha accolto e hai reso la città fiera di averti come cittadino. Ci mancherai, caro Said. Grazie per i tuoi anni qui con noi e un abbraccio immenso alla tua famiglia».