La Tari è più salata, ma Palazzo Civico spiega gli aumenti

La Tari è più salata,  ma Palazzo Civico  spiega gli aumenti

«191 euro di Tari per 60 metri quadrati e sono da solo». E ancora, «io sto pagando più di 300 euro per 72 metri quadrati, una follia».

La Tari è più salata, ma Palazzo Civico spiega gli aumenti

In questi giorni, le buche delle lettere dei cittadini sono sempre più pesanti. A differenza del portafoglio che, al contrario, si dovrà svuotare un po’ di più anche per la tassa sui rifiuti. E proprio in questa fase sui social, ma anche alla nostra redazione, si stanno rincorrendo le segnalazioni per l’aumento della Tari che diversi settimesi hanno riscontrato in bolletta. «Ho fatto dei confronti con gli altri anni ed è sempre peggio», fa notare qualcuno. «Una vergogna totale – scrive un’altra utente -. Dopo che ho pagato un’unica soluzione nel 2025 è arrivato il conguaglio di 104 euro per due persone e una casa di 75 metri quadrati».
Un aumento in bolletta a cui, a detta di alcuni, non corrisponde una buona qualità servizio. «Le aree ecologiche sono sempre sporche e piene di rifiuti», evidenziano diversi cittadini, indignati per gli aumenti.

I chiarimenti del Comune

«La bollettazione del saldo Tari 2025 vede una modifica rispetto al passato, cosi come avevamo annunciato in occasione dell’approvazione delle tariffe in Consiglio Comunale. Bisogna però fare una netta distinzione tra il costo del servizio e le tariffe adottate dal Comune e altri fattori sui quali l’Amministrazione non ha margine», spiega l’assessora al Bilancio, Carmen Vizzari, precisando che gli aumenti non dipendono dal Comune. «Raffrontando le tariffe 2025 con quelle del 2024 si registra una situazione pressoché invariata, con un aumento medio per le utenze domestiche di 0,44%, possiamo dire impercettibile. Tuttavia, tutti noi abbiamo visto un aumento nella bolletta a saldo che, però, è dovuto a fattori indipendenti dalle determinazioni del Comune. Sono dovuti in particolare alla nuova componente perequativa Arera sul Bonus Rifiuti – illustra Vizzari -. Ad aprile 2025 Arera ha infatti deliberato una riduzione del 25% per le famiglie con basso reddito (con Isee inferiore a 9.530,00). Per dare copertura a questo bonus ha previsto un aumento in bolletta di 6 euro su tutte le utenze, a livello nazionale. L’adozione di questa delibera ha alimentato un grande dibattito politico a tal punto da portare il Parlamento a prorogare il termine per l’adozione delle tariffe da aprile a settembre, auspicando un adeguamento di questa misura che, purtroppo, non è arrivato».