Il progetto del nuovo ponte sul Po tra Settimo e Castiglione resta al centro dell’attenzione. La Città Metropolitana non ha ancora ricevuto comunicazioni sullo sblocco dei fondi previsti dal Governo proprio nell’ambito del Decreto Ponti. E proprio su questo, qualche mese fa, lo stesso vice sindaco metropolitano Jacopo Suppo, era tornato a lanciare l’allarme.
Per il nuovo ponte sul Po i tempi continuano ancora ad allungarsi
Ora, nelle scorse settimane, proprio nei pressi del ponte di Castiglione, ci sono stati altri lavori, rispetto ai quali, la consigliera della Città Metropolitana Clara Marta ha presentato richiesta di accesso agli atti, per avere chiaro quello che è il punto della situazione rispetto «all’ultimo progetto disponibile e sue eventuali varianti o aggiornamenti; alle relazioni geologiche e idrauliche; alle autorizzazioni e pareri rilasciati da enti competenti; alle prescrizioni tecniche, cronoprogramma e finalità degli interventi».
Da parte della Città Metropolitana è stata prima di tutto sottolineata la necessità di una nuova infrastruttura. Si chiarisce infatti che «L’opera si rende necessaria, in quanto l’attuale presenta delle criticità di carattere fondazionale, idrauliche ed anche stradali (sezione stradale inadeguata). Dell’attuale ponte è previsto il mantenimento fino all’esecuzione del nuovo per garantire un collegamento, importante, tra le due sponde del Po».
Giunti ormai a metà del mese di novembre, sembra essere ormai scontata la necessità da parte del Governo, di una nuova proroga, per poter non perdere i finanziamenti che erano stati annunciati. «Fermo restando che si è in attesa del riscontro da parte del Mit, sulla concessione del finanziamento e sulla proroga, il crono -programma attuativo potrebbe prevedere entro dicembre l’approvazione dell’Fte; a giugno 2026 l’aggiudicazione dell’opera, con tempi di realizzazione pari a circa 2 anni e mezzo».
Il nuovo ponte potrebbe arrivare non prima dell’estate del 2028
Se dunque, queste tempistiche saranno confermate, il nuovo ponte sul Po potrebbe arrivare non prima dell’estate del 2028. «Nel mio ruolo di consigliera metropolitana – sottolinea Clara Marta – continuerò a seguire con grande attenzione quello che sarà l’evolversi della situazione. Anche perché dal mio punto di vista vengono sempre prima, anche delle posizioni politiche, le esigenze di un territorio, le sue necessità. E il ponte sul Po, per quanto riguarda la viabilità, ha una valenza fondamentale».