La consegna

Apre il Dado: 10 alloggi contro l’emergenza abitativa

In questi giorni, le famiglie assegnatarie riceveranno le chiavi delle abitazioni realizzate con alti standard ambientali

Apre il Dado: 10 alloggi contro l’emergenza abitativa
Riapre il Dado di via Milano. Domani, giovedì 13 novembre 2025, verranno consegnate le chiavi dei dieci alloggi messi a disposizione per rispondere all’emergenza abitativa. ù

Dado

Conto alla rovescia per l’apertura del nuovo Dado. L’edificio è stato costruito in via Milano al posto di uno stabile inagibile e comprende 10 nuovi alloggi di alta qualità abitativa. Otto di questi sono stati assegnati a famiglie in attesa di casa popolare. Le chiavi – annuncia l’Amministrazione comunale – verranno consegnate a partire da giovedì 13 novembre 2025.

«Un alloggio verrà destinato a persone fragili che hanno bisogno di un accompagnamento nel loro percorso di inserimento sociale, in un progetto che vede la collaborazione di Regione Piemonte, Asl e Unione Net– approfondisce l’assessore alla Casa, Umberto Salvi – L’ultimo alloggio è destinato a un facilitatore, una figura che dovrà seguire e coordinare il progetto Dado, in cui coesistono fragilità di tipo diverso».

«L’edificio dal punto di vista edilizio è di alta qualità, vicino alle zero emissioni, dotato di pannelli fotovoltaici, strutturato in modo da favorire la costruzione di una piccola comunità inserita nel quartiere» aggiunge l’assessore Alessandro Raso.

«Il Dado nasce da sempre con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale – conclude la sindaca Elena Piastra – Dopo il primo progetto, avviato nel 2009 e interrottosi per problemi di agibilità della struttura, abbiamo deciso di rilanciare quest’area. L’obiettivo era dare risposte alle esigenze abitative delle persone in difficoltà, ma anche favorire l’inclusione in senso ampio, coinvolgendo persone con diverse fragilità in un’ottica di collaborazione e attenzione reciproca. Certamente questo progetto non esaurisce la nostra necessità di spazi abitativi da destinare a chi è in difficoltà, ma rappresenta un passo avanti che si associa alle altre azioni: i progetti di autorecupero delle case popolari, il supporto all’affitto, il fondo salvasfratto, gli investimenti sugli stabili comunali che ospitano case popolari (Casun e via Amendola). Infine, le complesse trattative con ATC e Comune di Torino per la sistemazione o la ricostruzione degli spazi di edilizia residenziale pubblica a Settimo».