Oltre l’Ospedale, nel piano socio-sanitario mancano posti letto per la salute mentale. La sindaca Piastra ha portato in Regione le istanze di Settimo e degli altri Comuni.
Oltre l’Ospedale, nel piano socio-sanitario mancano posti letto per la salute mentale
Dopo l’inchiesta giudiziaria sull’Asl To4, che come una vera e propria tempesta si è abbattuta anche sull’Ospedale di Settimo, per scorgere «l’alba del giorno dopo» è ancora presto. Almeno sopra il cielo del presidio di via Santa Cristina a Settimo Torinese. Ma, lentamente, la sanità territoriale prova a ripartire. E lo fa concentrandosi sul piano socio sanitario regionale che rappresenta il documento in cui vengono definite le linee e gli indirizzi per lo sviluppo e la gestione del sistema sanitario.
E questo è il tempo in cui le amministrazioni locali, ricevuto il documento, possono avanzare le proprie osservazioni prima che il testo approdi in Consiglio regionale. Nel caso di Settimo, come già anticipato nelle scorse settimane in Commissione dall’ assessore Umberto Salvi, le puntualizzazioni principali riguardano soprattutto l’Ospedale, la salute mentale, gli anziani e la disabilità. Tutte istanze che la sindaca Elena Piastra, anche in qualità di presidente di Ali Piemonte (Autonomie locali italiane), ha portato prima al convegno della sanità regionale organizzato dal Partito Democratico e poi all’audizione in Regione Piemonte. È stato soprattutto a quel tavolo che la prima cittadina ha esposto le osservazioni raccolte non solo da Settimo ma anche dai sindaci degli altri Comuni. Oltre all’assenza dell’Ospedale nell’elenco dei presidi sanitari di comunità, nel piano sociosanitario varato dalla Regione figurano diverse lacune che le amministrazioni locali hanno portato all’attenzione del governatore piemontese Alberto Cirio. I sindaci, inoltre, lamentano la mancanza di un’illustrazione chiara e approfondita anche per quanto riguarda l’introduzione dei direttori socio sanitari che – secondo Ali – rischia di essere «un doppione» rispetto ai coordinamenti esistenti.
Le osservazioni
Nella sezione del documento legata alle carenze territoriali, il focus è soprattutto sulla salute mentale. A fronte di un incremento del disagio psichico in età evolutiva, per Ali e anche per il Comune di Settimo è necessario potenziare i servizi sanitari di cura e prevedere nel piano regionale posti letto ospedalieri, strutture residenziali specializzate, supporti domiciliari e l’incremento dei servizi per i pazienti psichiatrici e per la prevenzione del disagio giovanile.
Centrale anche il filone legato ai percorsi per gli anziani. In questo caso, la richiesta è che vengano accreditati all’interno del piano socio sanitario i posti per gestire i casi di Alzheimer e le demenze. Un passaggio fondamentale per consentire anche all’Amministrazione comunale di procedere con il progetto del centro Alzheimer previsto al posto della scuola Pezzani di via Fiume (che nel 2026 traslocherà al Civic center di via Fantina).
Sempre nell’ambito del sostegno alle persone più fragili, Piastra ha messo sul tavolo della discussione anche l’esigenza dei Comuni di continuare a ricevere le risorse per portare avanti i progetti sulla disabilità e sul disturbo dell’autismo. Progetti, fino a questo momento, garantiti dai fondi del Pnrr che, però, scadrà a giugno del 2026. Per gli enti locali, infatti, rispetto alla disabilità e alla popolazione anziana non autosufficiente, occorre dare continuità alle attività del Pnrr prevedendo un investimento gestionale ed economico anche per la parte sanitaria.
Occhi puntati infine sulla telemedicina che va potenziata anche attraverso l’implemento di infrastrutture digitali.