La decisione

Suicidio Assistito, ASL TO4 Istituisce la Commissione Multidisciplinare: al via la valutazione dei requisiti

È la prima richiesta pervenuta all'Azienda Sanitaria di cui fa parte anche Settimo. In assenza di linee guida regionali, i dirigenti hanno agito in autonomia

Suicidio Assistito, ASL TO4 Istituisce la Commissione Multidisciplinare: al via la valutazione dei requisiti

Suicidio Assistito, ASL TO4 Istituisce la Commissione Multidisciplinare: Al via la Valutazione dei Requisiti, sono sette i professionisti che ne fanno parte.

Suicidio Assistito

È la prima richiesta pervenuta all’Azienda Sanitaria di cui fa parte anche Settimo e il suo ospedale. In assenza di linee guida regionali, l’Asl ha agito in autonomia istituendo un team di sette professionisti per valutare i quattro requisiti stabiliti dalla Consulta. La Asl TO4 ha ufficialmente istituito la commissione multidisciplinare chiamata a valutare la richiesta di accesso al suicidio assistito avanzata da un paziente poco prima dell’estate. Si tratta del primo caso di questo tipo gestito dall’azienda sanitaria, che, in mancanza di una normativa nazionale e di linee guida regionali definite, ha deciso di avviare un iter autonomo per evitare l’«inerzia amministrativa» e non lasciare persone fragili in condizioni di estrema vulnerabilità.

Team di professionisti

Il team di professionisti, formalizzato con atto del 16 ottobre dalla direzione strategica guidata dal direttore generale Luigi Vercellino, è composto da sette esperti (di cui non verranno resi noti i nomi) con competenze diverse: un palliativista, un medico legale, un rianimatore, un neurologo, un farmacista, uno psichiatra e uno psicologo. Per la riservatezza del paziente e dei membri, i nomi non saranno resi pubblici. La commissione dovrà basare la propria valutazione sui quattro requisiti di candidabilità stabiliti dalla Sentenza 242 del 2019 della Corte Costituzionale.

  1. Malattia irreversibile: L’effettiva presenza di una patologia non curabile.
  2. Sofferenze intollerabili: La patologia deve essere causa di profonde sofferenze fisiche o psicologiche, giudicate intollerabili.
  3. Supporto vitale:  Il paziente deve essere dipendente da trattamenti di supporto vitale.
  4. Capacità decisionale: Il paziente deve essere in grado di assumere decisioni libere e consapevoli.

Prima di procedere alla valutazione specifica del caso, il team dovrà riunirsi per adottare un documento interno sulle modalità operative da seguire. L’analisi sui requisiti del paziente sarà condensata in una relazione che dovrà essere inviata al comitato etico territoriale entro 45 giorni dalla presa in carico dei lavori. A sua volta, il comitato etico sarà chiamato a esprimere un parere. Intanto, il caso sollevato nel nostro territorio ha riacceso il dibattito sul fine vita.

In Regione

Lo scorso 16 settembre, l’Assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, aveva confermato in Consiglio Regionale che la Direzione Sanità sta lavorando all’elaborazione di linee di indirizzo regionali in materia, pur riconoscendo la perdurante assenza di una normativa nazionale.