È ormai tutto pronto per celebrare i 95 anni del Gruppo Alpini di Settimo Torinese, fondato nel marzo del 1930 da 32 reduci della Prima guerra mondiale.
Gli Alpini di Settimo festeggiano 95 anni di storia
Il gruppo delle penne nere settimesi, con i suoi 177 soci iscritti, guidati dal capogruppo Mario Iannone (nella foto) si preparano a un fine settimana di festeggiamenti che unirà memoria, comunità e tradizione.
Le celebrazioni prenderanno il via mercoledì 15 ottobre con l’inaugurazione della mostra “Gli Alpini nella storia”, allestita nello spazio espositivo di via Torino, davanti alla biblioteca civica.
Il programma entrerà nel vivo venerdì 17 ottobre con la giornata della Protezione Civile, in piazza della Libertà dalle 9 alle 17, organizzata in collaborazione con la sezione torinese dell’Ana. L’iniziativa coinvolgerà scuole e cittadini per rafforzare il legame tra Alpini e comunità. In serata, alle 18.30 nella sede di via Palestro, andrà in scena lo spettacolo “Nove giorni” a cura del Teatro Villaggioindipendente.
Sabato 18, dalle 15.15, verranno deposte corone di fiori ai monumenti dei Carabinieri e dei Bersaglieri, seguite dalla Santa Messa alle 16 nella sede del gruppo. In serata, alle 20.30 al Teatro Garybaldi, appuntamento con il Coro Congedati della Brigata Alpina Taurinense, che proporrà un repertorio di canti dedicato alla storia degli Alpini.
La giornata clou sarà domenica 19 ottobre: si comincia alle 8.30 con l’apertura dell’ufficio postale per l’annullo filatelico speciale, poi l’alzabandiera e la sfilata per le vie cittadine, accompagnata dalla fanfara “Montenero” e dal Corpo Musicale della Città di Settimo. Alle 10.15 verrà inaugurato il nuovo monumento degli Alpini nella piazza davanti all’Anagrafe, un simbolo che arricchirà il volto rinnovato della piazza e della Pieve.
«Sono trascorsi 95 anni da quel lontano marzo del 1930 – ricorda Mario Iannone –. È una storia segnata da momenti difficili e sereni, ma sempre animata da forza e spirito positivo. Oggi celebriamo un traguardo che appartiene a tutta la città».