Dopo la campagna per sostenere la chiesa della Madonna del Terizio tra i luoghi del cuore del Fai, ora, forte delle 4321 firme che sono state raccolte il Comitato promotore e l’Amministrazione comunale stanno proseguendo l’attività di recupero della struttura, che ha un grande valore di carattere storico per la comunità.
La Madonna del Terizio candidata al bando Fai
E proprio grazie alle tantissime firme raccolte, la settimana scorsa è stata completata ed inviata tutta la documentazione necessaria per partecipare ad un bando promosso dal Fondo Ambientale italiano, nell’ottica di valorizzare e promuovere quelli che sono i beni che caratterizzano un territorio.
Il recupero della chiesa del Terizio è stato promosso dal Comitato, formato da Comune di Gassino Torinese, Gruppo FAI colline dal Po al Monferrato, Proloco Gassino, Centro studi Colline del Po, Associazione CaCo3 + Ga amici del calcare di Gassino, Archivio Lovazzano, Redazione notiziario “Storie e genti di Collina” – Forno delle culture. Il confronto continuo e l’interesse dimostrato da parte dell’Amministrazione, che ha voluto essere parte attiva all’interno di questo progetto di recupero, ha portato la chiesa della Madonna del Terizio, in questi mesi, fortemente al centro dell’attenzione.
Le parole del sindaco
«Con la partecipazione a questo bando – puntualizza il primo cittadino gassinese Cristian Corrado – uno degli obiettivi che ci siamo posti riguarda il recupero degli affreschi, a cui mai nessuno, prima d’ora, aveva mai pensato. Abbiamo a disposizione un patrimonio storico davvero molto importante, che deve essere valorizzato e mantenuto in condizioni dignitose. In quest’ottica abbiamo avviato una serie di progetti per i quali è necessario reperire fondi consistenti. Stiamo provando a recuperare contribuiti anche attraverso il percorso dei bandi, che rappresentano una bella opportunità». E ancora: «I gassinesi sono legati al loro paese, hanno a cuore il valore storico del territorio. Lo abbiamo visto in maniera concreta con la partecipazione ai concerti delle campane organizzate per lo Spirito Santo e la scorsa settimana a Bardassano. Ma oltre al valore in ambito locale, la valorizzazione del patrimonio storico può certamente avviare un percorso importante, per il nostro paese, anche in ambito turistico»
Proprio con l’intento di tornare a far conoscere il valore della chiesa, in questi mesi la struttura religiosa è stata meta anche di diverse camminate organizzate alla scoperta del territorio, suscitando una notevole curiosità ed interesse.
Come ha in più occasioni sottolineato lo storico Carlo Bosco, profondo conoscitore del territorio, la chiesa «per i gassinesi era detta anche chiesa della “Madonna Grande”, dedicata alla Beata Vergine Assunta. Ha origini molto antiche. Risale infatti al VII-VIII secolo d.C. una primordiale cappella dedicata a Santa Maria, della quale si ha notizia certa grazie a un documento del vescovo torinese Landolfo databile tra il 1010 e il 1037. Tale chiesa fu più volte ingrandita nel corso dei secoli divenendo proprietà della facoltosa famiglia Terizio, banchieri di Torino, i quali la donarono alla Comunità di Gassino nella metà del 1400 con l’attribuzione di un beneficio (Beneficio del Terizio) costituito dalle rendite di diversi terreni, estintosi soltanto nei primi anni del XIX secolo».