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Nel piano sanitario regionale manca l’Ospedale Ma è solo la prima, di tante carenze territoriali

Tra i chiarimenti richiesti dal Comune, anche un nuovo hospice e il centro per le malattie neurodegenerative

Nel piano sanitario regionale manca  l’Ospedale  Ma è solo la prima, di tante carenze territoriali

Inserire l’Ospedale di Settimo Torinese nell’elenco dei presidi sanitari di «comunità» previsti in Piemonte. Ragionare sull’apertura di un hospice anche nel nostro territorio. E ancora, esplicitare le prospettive rispetto ai nuovi centri diurni per i pazienti con malattie neurodegenerative.

Nel piano sanitario regionale manca l’Ospedale

Sono queste le tre richieste principali che l’Amministrazione, attraverso un lavoro congiunto tra maggioranza e opposizione, vuole portare all’attenzione della Regione Piemonte nell’ambito del piano socio-sanitario che verrà discusso a Palazzo Lascaris nei prossimi mesi. Il documento piemontese, di oltre duecento pagine, è stato illustrato in una Commissione ad hoc dall’assessore alla Sanità, Umberto Salvi, che ha evidenziato le carenze del piano socio-sanitario su cui occorre ragionare. Mentre in città prende forma la casa di comunità, che atterrerà nel poliambulatorio di via Leinì, continua infatti a preoccupare il futuro dell’Ospedale. Acquisito l’immobile dalla Regione Piemonte, per l’Amministrazione adesso l’obiettivo è il consolidamento del presidio sanitario di via Santa Cristina. «Nel piano sono previste 91 case di comunità, 30 ospedali di comunità e 43 centrali operative territoriali. A Settimo, a breve aprirà la casa di comunità in via Leinì con la partecipazione diretta da parte di medici, specialisti e infermieri di comunità. Per quanto riguarda l’ospedale, non è stato inserito tra i 30 di comunità ma ha tutte le caratteristiche per esserlo, tra cui l’accoglienza di persone in dimissioni protette, i percorsi di riabilitazione, la degenza temporanea e la continuità assistenziale – illustra Salvi -. La prima richiesta è quella di dargli la funzione dell’ospedale di continuità, che è particolarmente importante per tutta la nostra Asl».

Tra i chiarimenti richiesti dal Comune, anche un nuovo hospice e il centro per le malattie neurodegenerative

Il secondo tema, invece, riguarda l’assenza di un hospice (struttura che garantisce le cure palliative). «Per il nostro distretto, il più vicino è Foglizzo ma è molto lontano e disagevole per le famiglie. Un ragionamento sull’apertura di un hospice sarebbe particolarmente significativo», ha affermato Salvi, sollecitando maggioranza ed opposizione ad avere la stessa «uniformità di vedute» rispetto alle necessità della sanità territoriale. «Un altro tema riguarda l’assistenza agli anziani non autosufficienti perché in città siamo carenti di un centro diurno – analizza -. Nelle osservazioni sul documento, sarebbe importante chiedere anche che ci sia una esplicitazione di queste prospettive».
L’obiettivo, infatti, è arrivare alla stesura di un documento da presentare alla Regione che contenga delle osservazioni condivise da tutte le forze del Consiglio.
Un’unione di intenti che l’assessore chiede anche rispetto al consultorio giovanile. «Insieme a tutto il Consiglio, abbiamo deliberato il trasferimento del consultorio adolescenti, rilevando una difficoltà di accessi dentro l’ospedale. Al momento – spiega – non ci sarebbe la disponibilità del personale ma chiederei anche a tutti i capigruppo di organizzare un incontro con l’Asl To4 per provare ad avere ulteriori risposte».