Il caso

Rissa Under 14: ridotta la squalifica al giovane del Carmagnola, non quelle di padre e figlio settimesi

Decisione della Corte Sportiva d’appello dopo l’episodio di Collegno

Rissa Under 14: ridotta la squalifica al giovane del Carmagnola, non quelle di padre e figlio settimesi

Nuovo capitolo nella vicenda della rissa avvenuta lo scorso settembre durante la partita Carmagnola-Volpiano Under 14, valida per il torneo «SuperOscar» e disputata a Collegno. Il referto arbitrale indicava il tredicenne del Carmagnola come autore di un pugno alla nuca di un avversario.

Rissa Under 14: ridotta la squalifica del giovane del Carmagnola

La Corte Sportiva d’appello territoriale, esaminando il caso, ha ridotto la squalifica del giovane giocatore, passando da dodici mesi a uno stop fino al 31 dicembre 2025. Restano invece confermate le pesanti sanzioni per il portiere del Volpiano e per suo padre Angelo Sarritzu — entrambi residenti a Settimo Torinese — rispettivamente squalificati per dodici e sei mesi. Va detto che nessun ricorso è stato presentato da Volpiano Pianese né da Sarritzu.

Nel pronunciamento, la Corte ha sottolineato che nel sistema sportivo non esistono sanzioni “esemplari” e che il clamore mediatico non può giustificare pene sproporzionate. In particolare, è stato evidenziato che la condotta di Barbero — circoscritta a un singolo episodio di violenza — non poteva essere equiparata a quella di Sarritzu, che secondo la ricostruzione dei fatti avrebbe agito con maggiore violenza e reiterazione.

La Corte ha richiamato i principi di proporzionalità e adeguatezza, evidenziando anche la giovane età del giocatore del Carmagnola: “Va sanzionato severamente, ma senza un allontanamento eccessivo dai campi, per evitare il rischio che abbandoni il calcio e lo sport”.

Confermata inoltre la responsabilità oggettiva della società Carmagnola, condannata a un’ammenda di 150 euro per le condotte violente dei propri tesserati.