Bando immobili, confermate le destinazioni
Pubblicate nei giorni scorsi sul sito istituzionale dell’ente le graduatorie definitive della procedura di assegnazione degli edifici pubblici per il terzo settore.
Bando immobili, confermate le destinazioni
Bando immobili
Pubblicata la graduatoria definitiva del bando per l’assegnazione degli immobili comunali.
A distanza di alcuni mesi dall’apertura delle buste e delle valutazioni della commissione, sono apparse, nei giorni scorsi, le graduatorie relative alle locazioni dei locali pubblici destinati agli enti del terzo settore.
Con le disposizioni dettate dalle misure anti Covid, alcune associazioni assegnatarie di spazi in edifici scolastici hanno visto una fase di stand-by dettate proprio alla necessità di fare interventi prioritari per la didattica. Così, per alcune di queste realtà sono state avanzate ipotesi alternative, come ad esempio la possibilità di trasferirsi momentaneamente nei locali di via Torino rimasti vuoti dopo il trasferimento del Centro Giovani in via Dell’Asilo. Una situazione che oggi, comunque, sembra essersi risolta.
Le destinazioni
«Considerando che, con riferimento agli spazi dell’Istituto comprensivo 1, precedentemente messi a bando e poi oggetto di sospensione, la scuola ha comunicato il non utilizzo di alcuni dei locali nella riorganizzazione scolastica, a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19, determinando così la di loro disponibilità a essere assegnati agli Enti del Terzo Settore», così si legge nel testo della determina dirigenziale.
L’Unitre, ad esempio, resta confermata nella sua storica sede, ovvero nei locali della scuola Allende di via Dora. Con lei, anche l’associazione Ssdrl Isaf ha trovato «casa» nei locali dell’istituto scolastico di Sant’Anna.
Si sposta invece il Team ‘63, che occuperà i locali di via Torino, indicati come seconda scelta nell’istanza di partecipazione al bando. Spazi che saranno condivisi con la neonata associazione culturale Un Sasso nello Stagno e con il gruppo Scout.
Le situazioni «sospese»
Un provvedimento, quello del bando con il relativo regolamento immobili, che fin dalla sua nascita ha fatto discutere. Polemiche divenute sempre più aspre a seguito dell’esclusione di alcune realtà importanti dalla procedura di gara, per vizi di forma.
Mariuccia Allovio, Fidas e Pigreco si sono trovate quindi sfrattate dalle proprie sedi, compromettendo la loro stessa attività. Mariuccia Allovio e Pigreco saranno ospitate in via provvisoria nell’immobile di via Torino; Fidas invece resta in condivisione con l’Avis, nella precedente sede di via Speranza.
Una decisione netta, quella della commissione esaminatrice che si è scontrata con la politica locale, in particolare con l’opposizione in consiglio comunale, ma anche con il tessuto sociale del territorio, riconoscendo in queste associazioni un particolare ruolo di pregio per alcune fasce di popolazione. Per questo, ad agosto, il sindaco e la sua Giunta avevano individuato delle locazioni provvisorie, dando il via a lavori di sistemazione nei locali. Nei giorni scorsi, alcune di questi enti hanno pubblicato sulle proprie pagine le fotografie degli imminenti traslochi, lasciando trasparire un velo di amarezza per la presa di posizione netta nei loro confronti.
«Nessuna polemica», hanno sempre precisato i presidenti delle singole associazioni, ma sono tanti gli esponenti politici che hanno più volte invitato l’Amministrazione a cambiare idea. «Si sarebbe potuto procedere con delle assegnazioni dirette e individuali, andando a sistemare le irregolarità contrattuali che si sono formate negli anni». Il caso, tuttavia, non sembra essersi ancora risolto completamente: si attende presto un secondo bando, che comprenda alcuni immobili non rientrati nella prima procedura e dando così modo alle associazioni escluse di ottenere le sedi definitive.