Amministrazione

San Mauro punta sul verde: 20 mila euro per mappare e valorizzare il patrimonio boschivo

Approvata in Consiglio comunale una variazione di bilancio che prevede uno studio sulle aree forestali

San Mauro punta sul verde: 20 mila euro per mappare e valorizzare il patrimonio boschivo

Nel Consiglio comunale che si è riunito nella serata di lunedì 29 settembre è stata approvata una variazione di bilancio che prevede interventi in diversi ambiti, tra cui quello ambientale.

San Mauro punta sul verde

«Nella variazione di bilancio è stata stanziata la cifra di 20 mila euro per uno studio di mappature e proposte per il patrimonio boschivo del nostro Comune – spiega il capogruppo della lista Guazzora, Bruno Bonino –. Un primo passo per muoversi nella direzione intrapresa dalla città di Torino con il Piano Forestale della collina Torinese e con le indicazioni della Regione Piemonte».

Il territorio di San Mauro Torinese si estende per circa 1.230 ettari: secondo i dati del Piano Forestale Territoriale dell’Area n. 58 “Colline del Po Torinese”, le coperture del suolo sono così ripartite: aree urbanizzate e pertinenze (36%), boschi (34%, pari a circa 426 ettari), aree agricole (22%) e acque, greti e incolti (8%). Le proprietà pubbliche ammontano a una cinquantina di ettari, oltre metà dei quali boscati tra fascia fluviale e collina.

I boschi comunali coprono circa quindici ettari, dodici dei quali accorpati sotto la Basilica: è l’antico “Bosco della Comunità”, un tempo concesso dall’abbazia ai residenti come uso civico. Oggi, spiega Bonino, la gestione delle aree verdi è resa complessa dalla frammentazione delle proprietà private: «Molti piccoli proprietari non sanno nemmeno di possedere terreni boschivi o dove siano situati. I tagli a scopo produttivo sono ormai quasi azzerati, in parallelo al declino delle aziende agricole tradizionali».

La gestione forestale, anche dei boschi privati, resta però di interesse pubblico. «Per questo – conclude Bonino – il Comune ha titolo di promuoverne la pianificazione e farsene carico. La nostra proposta potrà inoltre favorire l’accesso a bandi regionali ed europei dedicati alla gestione sostenibile dei boschi e ai fondi previsti dalla nuova legge europea sul ripristino delle aree naturali degradate».