Città sostenibile, l’assessore settimese alle Politiche ambientali, Arnaldo Cirillo, ha replicato alle osservazioni pubblicate da Legambiente.
Città sostenibile
Dopo le critiche avanzate da Legambiente sull’ultimo rapporto della Rete dei Comuni Sostenibili, l’assessore Cirillo, attraverso le colonne de La Nuova Periferia, ha fatto alcune puntualizzazioni.
L’analisi dell’assessore parte dal commento di quelli che definisce gli «amici» di Legambiente. «Settimo, secondo i dati Ispra, ha consumato suolo per il 41% del suo territorio, una cifra molto alta. Come è stato scientificamente provato il consumo di suolo è elemento determinante per il cambiamento climatico in atto – scriveva nei giorni scorsi Gianpiero Ronchetti, presidente di Legambiente -. Nello scritto e nelle percentuali riportate in questo post non ci pare di aver riscontrato alcuna azione immediata al contrasto all’attuale crisi climatica, come interventi per la decarbonizzazione di trasporti e riscaldamenti, incentivi alla mobilità sostenibile con la creazione di una rete urbana ciclabile e ciclopedonale cittadina che dia l’opportunità all’utente di usare mezzi alternativi all’automobile, la messa al bando dell’utilizzo di fonti fossili che oltre ad un risparmio energetico degli edifici pubblici utilizzino fonti rinnovabili non inquinanti, una completa revisione della rete viaria cittadina».
La replica
Una fotografia – quella descritta da Legambiente – che secondo Cirillo non sarebbe solo scorretta nei contenuti ma anche nel punto di partenza. «Intanto, vorrei dire agli amici di Legambiente che la scelta del Comune di redarre il rapporto è tesa a farsi monitorare da figure terze rispetto agli indicatori dell’agenda 2030. Il risultato – spiega l’assessore – non è una valutazione o un giudizio sulle azioni ma una lettura di questi indicatori nella linea del tempo. È un metodo per dire se l’azione del Comune è efficace o meno ma non fornisce nessuna indicazione su cosa fare». Per questo, aggiunge Cirillo, «non si possono trovare nel rapporto delle azioni rispetto al consumo di suolo, perché il rapporto della Rete dei Comuni Sostenibili è un monitoraggio, una fotografia sulle azioni in corso e dunque non dà nessuna indicazioni».
Un aspetto che il titolare della delega all’Ambiente ha ribadito citando una serie di esempi che contiene il report. «Per quanto riguarda il numero di fontanelle, l’agenda 2030 ci dice che l’obiettivo è 4 ogni 1000 abitanti. Noi, nel 2020, siamo partiti con il dato di 1,96 e oggi siamo a 2,03. Visto il trend, il responso è che è un obiettivo difficilmente raggiungibile – spiega -. Viceversa, sulle colonnine per le auto elettriche l’obiettivo è 10,9 ogni 10 chilometri quadrati. Nel 2020 eravamo a 0 adesso siamo al 4,3. L’obiettivo raggiungibile. Questo è il lavoro del rapporto».
«Entrando nel merito del commento di Legambiente, credo che l’incidenza del consumo di suolo sia importante ma non determinante come scrive Ronchetti. Inoltre, i dati forniti dall’Ispra sono indicativi e non precisi sull’effettiva situazione in città- Sulla ciclabilità, stiamo lavorando al bici plan cittadino – aggiunge Cirillo -. Diciamo che se proprio Legambiente vuole criticarci, forse, dovrebbe partire dalle azioni inserite nel Documento di programmazione. Quelle indicano effettivamente le scelte e le strategie dell’Amministrazione che, invece, non si possono trovare in un rapporto di dati sulla sostenibilità».