Deiezioni canine, da ottobre a Settimo dovrebbe partire il servizio di controllo delle guardie ecologiche per verificare l’applicazione del regolamento sul benessere animale. Tra le novità, anche quella che prevede di diluire con dell’acqua la pipì del proprio cane.
Deiezioni canine
Ad annunciare l’introduzione del servizio è stato il vicesindaco Giancarlo Brino nel corso della Commissione sul Dup (Documento unico di programmazione). «Non abbiamo ancora potuto attivarle perché stiamo aspettando che abbiano il visto da parte della Prefettura ma dovremmo riuscire a far iniziare il servizio dal prossimo mese – ha affermato Brino -. Parallelamente, insieme all’ufficio Ambiente stiamo lavorando per erogare sacchetti lungo le vie di passeggio e non saranno posizionati solamente in centro».
Ma il controllo che partirà sul territorio non riguarda solo la mancata raccolta delle deiezioni solide. A luglio, infatti, in Consiglio comunale è stata approvata la revisione del regolamento sul benessere animale che ha introdotto l’obbligo per i padroni dei cani di diluire con l’acqua l’urina dei propri animali. Una novità volta a tutelare gli arredi urbani e a limitare l’impatto odorifero della pipì. «In queste settimane circolerà un’informativa per sensibilizzare i nostri concittadini che hanno il cane e verranno indicati i punti in cui si trovano le fontanelle», ha aggiunto Brino, puntualizzando che «si sta attrezzando anche la Polizia Municipale per essere incisiva non attraverso le sanzioni ma con una forma educativa verso chi è meno sensibile rispetto al prossimo».
Le puntualizzazioni dell’opposizione
«Io continuo a vedere lavori solo per il centro. Nelle periferie mancano i cestini, i distributori di sacchetti, le fontanelle per l’acqua – fa notare Giorgio Zigiotto, consigliere di Fratelli d’Italia -. Poi, quanti soldi volete investire? Perché da quello che ho capito, ci sono tanti cani ma poca “trippa”».
«Abbiamo un’ottantina di fontanelle su tutto il territorio e credo siano parecchie – replica Brino -. Per quanto riguarda il tema economico, i cestini ricadono sulla voce dell’ambiente, mentre sulle sterilizzazioni investiamo circa 30.000 euro l’anno e non penso che siano pochi». Sempre per le sterilizzazioni, oltre a quello dell’ente, si aggiunge anche il contributo arrivato da alcune aziende del territorio, tra cui Pirelli. «In questo momento, abbiamo circa una cinquantina di colonie feline e sono una grossa responsabilità – spiega il vicesindaco nel corso della Commissione -. Attraverso una convenzione con l’Asl, e l’accorgimento dei volontari, stiamo lavorando alle sterilizzazioni per limitare e ridurre il numero di colonie che nascono da una situazione di randagismo».