Don Luigi Ciotti è ufficialmente cittadino onorario di San Mauro. La cittadinanza è stata conferita al sacerdote nella serata di ieri, venerdì 26 settembre 2025, per il suo impegno civile.
Don Ciotti
Come riporta il post pubblicato dal Comune di San Mauro, la sala del cinema teatro Gobetti ha contenuto a fatica le persone che hanno voluto salutare don Luigi Ciotti in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria. Tra i presenti, c’erano i rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni e della società civile, ma anche moltissimi cittadini di ogni età e che hanno voluto omaggiare il sacerdote simbolo della lotta alla mafia, dell’inclusione e dell’accoglienza.
Fondatore del Gruppo Abele e di Libera, oltre a molte altre realtà a tutela dei più fragili, don Ciotti ha sottolineato più volte il profondo legame che lo lega a San Mauro. «Il riconoscimento – scrive Palazzo comunale – è un omaggio non solo al suo instancabile impegno contro la criminalità organizzata e per la giustizia sociale, ma anche al profondo e duraturo legame che unisce don Ciotti alla comunità sanmaurese, vista la presenza sul nostro territorio di due strutture gestite proprio dal Gruppo Abele: Villa Santa Croce, attiva dal 2008 offre ospitalità a donne, minori, migranti e rifugiati di guerra e Villa Ulrich, una comunità mamma-bambino, attiva dal 1992, dedicata ai nuclei di mamme e bimbi che vivono una condizione di fragilità sociale».
La consegna della cittadinanza

La sindaca Giulia Guazzora, la presidente del Consiglio comunale Maria Vallino e l’assessore alla legalità Matteo Fogli hanno consegnato al sacerdote le chiavi della città e la pergamena che testimonia la cittadinanza onoraria. Lina Tricoli, rappresentante del presidio sanmaurese di Libera “Lea Garofalo”, ha donato una piccola melagrana, simbolo di giustizia e lealtà.
«Questo non è un semplice atto formale, ma il riconoscimento di una vicinanza che sentiamo da sempre- ha dichiarato Guazzora -Don Luigi Ciotti, pur avendo dedicato la sua vita all’Italia intera, nel corso degli anni ha stretto un legame forte con il nostro territorio. La sua lotta per la legalità, per l’inclusione degli ultimi e per un mondo più giusto è un faro per tutti noi, specialmente per i nostri giovani con cui si è confrontato più di una volta. La sua presenza, i suoi insegnamenti e la sua testimonianza sono un patrimonio inestimabile per San Mauro. Oggi, gli diciamo ‘grazie’ non solo come leader morale, ma come uno di noi».
Per il Comune, dunque, l’esempio di don Ciotti è una lezione quotidiana di coraggio civile e responsabilità. La sua opera, dal contrasto alle mafie all’aiuto alla lotta alle dipendenze, passando per il sostegno alle persone più fragili, incarna i valori di solidarietà e accoglienza che il Comune di San Mauro Torinese intende promuovere. «Accogliere don Ciotti come cittadino onorario significa impegnarci, come istituzione e come cittadini, a mantenere viva la fiamma della memoria e della legalità a essere sentinelle attive contro ogni forma di ingiustizia e sopruso. San Mauro Torinese è onorata di averti nella sua storia e nel suo presente, don Luigi» ha concluso la sindaca.
E lo stesso don Ciotti ha ribadito l’importanza della collettività e del tessuto emotivo dove mondi diversi sono chiamati a confrontarsi per ritrovarsi in una identità di base: «Questa cittadinanza non è stata data a me ma a tutti noi, a tutti coloro collaborano per sostenere chi si trova in una situazione di fragilità e si riconoscono nei valori della democrazia e della giustizia».