La storia

Il Fanta Benny spegne le sue prime 20 candeline

Il gruppo si è trovato per l'asta di inizio campionato, unendo la passione del calcio alla beneficenza.

Il Fanta Benny spegne le sue prime 20 candeline
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Il Fanta Benny spegne le sue prime 20 candeline. Il gruppo si è trovato per la prima asta di inizio campionato.

Il Fanta Benny

Le quotazioni si impennano e la mano inizia a tremare: «Posso spenderli tutti questi milioni, proprio per lui?». Alla vigilia dell’inizio del campionato di calcio di Serie A, da vent’anni un gruppo di amici di San Mauro si ritrova per la sessione di mercato del “Fanta Benny”, torneo di fantacalcio sanmaurese.

I primi vent'anni

«Vent’anni fa, nell’oratorio di San Benedetto in via Papa Giovanni, ad alcuni di noi che frequentavamo l’oratorio è venuta l’idea di giocare al fantacalcio, divertimento che si è poi trasformato in un vero e proprio hobby - ricorda Emanuele Franzoso che, insieme ad Alessio Gruppuso, sono gli unici ad aver partecipato a tutte e venti le edizioni -. All’inizio eravamo in sei, seduti per terra, poi ci siamo evoluti e siamo passati ai tavolini dei giardinetti della Coop. Adesso grazie ai portatili e alle app le cose sono molto più semplici».

L'asta di inizio campionato

E proprio sabato 19 settembre, in dodici si sono presentati presso il Mulino Sambuy per l’unica sessione di mercato.

«Un sistema Excel estrae casualmente tutti i nomi dei giocatori della Serie A e a ogni nome inizia un’asta fittizia nella quale, con un budget di 2.000 fanta milioni, ci contenderemo all’asta i giocatori per poi formare le rispettive squadre», spiega Franzoso.

Dall’esito delle reali prestazioni degli undici calciatori che formeranno settimanalmente la fantasquadra si vedrà chi, alla fine della stagione, sarà il vincitore del Fantascudetto: nel 2019 il vincitore è stato Filippo Caruso.

Calcio e beneficenza

«L’anno scorso, durante il lockdown, abbiamo scelto di donare tutti i nostri proventi, in aggiunta a quelli di altri amici che non giocano più, 700 euro alla San Vincenzo di San Mauro Torinese - spiega Franzoso -. E la scelta di venire qui al Mulino Sambuy, oltre al fatto di essere all’aria aperta, dunque garantendo il distanziamento, è stata fatta per aiutare la Onlus del Mulino».

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