Per la prima volta in Piemonte è stata presentata una richiesta di suicidio medicalmente assistito. La domanda è arrivata all’Asl To4, che comprende anche i territori di Settimo e San Mauro, oltre a Chivasso e Ivrea.
Prima richiesta di suicidio assistito all’Asl To4
Con una delibera firmata dal direttore generale Luigi Vercellino (nella foto) l’azienda sanitaria ha avviato l’iter per la costituzione di una Commissione di valutazione specifica incaricata di verificare i requisiti di accesso alla procedura.
Il riferimento normativo è la sentenza 242/19 della Corte Costituzionale, che stabilisce come il paziente debba presentare quattro condizioni: essere affetto da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche giudicate intollerabili; essere dipendente da trattamenti di sostegno vitale; e avere piena capacità di decisione libera e consapevole.
La Commissione sarà composta da un medico palliativista, un medico legale, un rianimatore, un neurologo, un farmacista, uno psichiatra e uno psicologo, e avrà 45 giorni di tempo per pronunciarsi. Parallelamente, al Direttore del Distretto in cui risiede il paziente è stato affidato il compito di garantire l’attivazione di un percorso di cure palliative o acquisirne il rifiuto formale.
Si tratta di un passaggio delicato, che arriva in un contesto nazionale in cui il dibattito sul fine vita resta aperto e senza una legge chiara.
Negli ultimi anni non sono mancati casi che hanno fatto discutere, come quello della giornalista Laura Santi. Anche a Settimo, diversi attivisti hanno portato avanti raccolte firme per chiedere una normativa che garantisca il diritto a un fine vita dignitoso.