Il nubifragio che nella notte tra mercoledì 10 e giovedì 11 settembre ha colpito Settimo Torinese ha lasciato strascichi anche nel mondo della scuola. Alla materna di via Cascina Nuova, infatti, l’acqua piovana ha provocato infiltrazioni che hanno reso inagibili alcune aule, proprio nel giorno di apertura dell’anno scolastico.
Immagine di repertorio
Settimo, materna di via Cascina Nuova: preoccupazioni dei genitori
Se dal Comune era arrivata una prima comunicazione ufficiale per spiegare che i locali erano stati messi in sicurezza e che le lezioni si sarebbero svolte regolarmente dal giorno successivo, nelle ore successive è montata la preoccupazione dei genitori.
Una mamma, a nome di altre famiglie, ha sulla pagina social del Comune tutto il malcontento e la preoccupazione di alcuni genitori:
«La situazione è grave! Due sezioni su tre stamattina, primo giorno di asilo, erano inagibili! I controsoffitti zuppi d’acqua crollati come gessi! Fosse successo alle 9 del mattino con tutti i bimbi in classe sarebbe stata la catastrofe! […] Il vero problema è il tetto, che ovviamente va sistemato a dovere con un lavoro fatto a regola d’arte! Non basta mettere delle toppe qui e là per dire che la situazione è rientrata. Noi mamme e papà non siamo tranquilli, le maestre nemmeno. Il nostro reclamo andrà oltre».
La replica del Comune
Dalla pagina social ufficiale è arrivata una risposta che smentisce l’allarme lanciato dalle famiglie:
«Non è crollato il controsoffitto. Le infiltrazioni hanno impregnato i quadrotti in materiale leggero che sono posti a copertura del controsoffitto. Alcuni di questi sono caduti e altri sono stati tolti dagli operai per essere sostituiti nei prossimi giorni. I tecnici non hanno riscontrato problemi per la sicurezza di studenti e personale stesso. L’inutilizzo parziale dei locali non è dovuto a motivi di sicurezza ma alla necessità di ripulire e asciugare le aule. La scuola di via Cascina, da tutti i rilievi effettuati, non presenta problematiche strutturali al tetto».
Il Comune, dunque, ribadisce che non ci sono criticità strutturali e che le lezioni possono proseguire in sicurezza, anche se resta aperto il fronte del dialogo con i genitori, che chiedono interventi risolutivi e maggiori garanzie per il futuro.