Venaria Reale e Sinaia, splendida località della Romania, da oggi sono ufficialmente unite da un patto di gemellaggio.
Venaria Reale e Sinaia (Romania) ufficialmente gemellate
La firma è avvenuta nei giorni scorsi a Sinaia, dove si è recata una delegazione venariese guidata dal sindaco Fabio Giulivi, insieme agli assessori Pamela Palumbo (Gemellaggi), Monica Federico (Turismo ed Eventi) e Paola Marchese (Istruzione). Presente anche padre Valerio Drăgănescu, parroco della comunità ortodossa di Venaria Reale.

Il progetto, fortemente voluto dall’amministrazione, nasce dal desiderio di rafforzare i legami con la numerosa comunità rumena residente a Venaria, che ha individuato in Sinaia un punto di riferimento simbolico e culturale. Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco di Sinaia, Vlad Oprea, il vicesindaco Vasile Gheorghe, consiglieri comunali e rappresentanti istituzionali, che hanno accolto la delegazione italiana con grande calore.
Oltre alla firma ufficiale dell’atto, tra i momenti più significativi della visita c’è stata la celebrazione della messa nel monastero di Sinaia e la visita al Castello di Peleș, uno dei principali monumenti della Romania, che richiama ogni anno circa 250mila visitatori. Una tappa che, come sottolineato da Giulivi, apre la strada a un naturale collegamento con la Reggia di Venaria, creando opportunità culturali e turistiche reciproche.
Il gemellaggio sarà anche occasione di scambi formativi: giovani di Venaria potranno vivere esperienze in Romania, mentre studenti rumeni saranno accolti in città. «In un momento storico così complesso per la comunità internazionale – ha commentato il sindaco Giulivi – dare vita a un gemellaggio e parlare di amicizia tra popoli è un segnale forte e bellissimo».
Un percorso, quello del gemellaggio, seguito con particolare attenzione dall’assessore Pamela Palumbo, che ha curato l’intero iter insieme agli uffici comunali. «Venaria e Sinaia oggi sono più vicine – ha concluso Giulivi –. È un passo importante per costruire ponti di pace, dialogo e collaborazione».