E’ successo a Settimo Torinese, in via Guerrino Nicoli, piccola arteria a ridosso di via Torino.
Ragazzo derubato della sua bici
È lì che pochi giorni fa, il 25 agosto, un uomo – che da un video che circola in rete parrebbe essere extracomunitario – con tutta tranquillità, in pieno giorno, è riuscito a impossessarsi, con pochissime «mosse» di una bicicletta che era poggiata al muro di un cortile condominiale: perché nel video si vede chiaramente con l’uomo scavalchi il muro perimetrale, prenda possesso della bici e scappi via.
Il ladro, che indossava un giubbotto catarinfrangente di colore giallo, ha poi fatto perdere le sue tracce nel volgere di pochissimi istanti. E senza che nessuno notasse nulla o lo fermasse.
La bicicletta è una B-Twin Decathlon arancione, con tanto di campanellino rosso e un porta telefono montato al centro del manubrio stesso e dove erano presenti anche delle corna.
Ma dietro questo furto c’è una seconda storia. Ovvero come la vittima sia un ragazzo che proprio quel giorno ha compiuto 18 anni e, soprattutto, come quella bicicletta per lui avesse un valore inestimabile, perché un regalo di quando era più piccolo donato da una persona per lui molto speciale.
Maugeri: «Più sicurezza»
Il caso ha fatto il giro del web e ha portato il consigliere della Lega, Manolo Maugeri, a compiere una riflessione:
«Quanto accaduto al giovane di Settimo Torinese, derubato della sua bicicletta proprio nel giorno del suo diciottesimo compleanno, è un episodio che non può lasciarci indifferenti.
Al di là del valore materiale del bene sottratto, parliamo di un oggetto a cui il ragazzo era legato affettivamente, e di un gesto che genera insicurezza in un contesto – quello condominiale – che dovrebbe essere percepito come luogo sicuro. È evidente che i cittadini chiedono più tutela e maggiore attenzione sul tema della sicurezza urbana. Non si tratta di fare polemica, ma di riconoscere che episodi come questo minano la fiducia delle persone e alimentano un senso di abbandono. Come Lega e opposizione continueremo a chiedere all’Amministrazione comunale un impegno concreto: non bastano dichiarazioni di principio, servono azioni coordinate tra forze dell’ordine, controlli mirati e strumenti di prevenzione per restituire serenità ai cittadini. La sicurezza deve tornare a essere una priorità».
Nel frattempo sono in corso le indagini da parte dei Carabinieri e della Polizia Locale per cercare di dare un nome e un volto all’autore della razzia.