Scrittore, giornalista (anche per il nostro settimanale La Nuova Periferia), educatore e psicoterapeuta: Marco Dibenebetto, originario di Settimo Torinese, è scomparso prematuramente il 31 luglio 2024 all’età di 52 anni, lasciando un vuoto profondo nella comunità e nel mondo del giornalismo locale.
L’Ordine dei Giornalisti ricorda Marco Dibenebetto
Appassionato di gialli e animatore del gruppo TorinoNoir, Dibenebetto ha pubblicato per numerose case editrici, tra cui Fratelli Frilli, Golem Edizioni e Buendia Books. Tra le sue opere più note figurano la serie dell’“ispettore Rubatto”, Porta Palazzo in noir, Il Po in noir, Montagne in noir e L’Assassino di Giocattoli. Il suo ultimo romanzo, Hanno ucciso il mio psicologo, è ambientato proprio a Settimo Torinese, città in cui Marco viveva da tempo.
Nonostante un lungo percorso professionale nel giornalismo, la sua improvvisa scomparsa aveva impedito di completare l’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti.
Per questo motivo, il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte consegnerà alla famiglia una tessera alla memoria: «Un gesto con il quale vogliamo rinnovare il ricordo di un collega che ha dato molto alla professione e alla stampa locale», spiega il presidente Stefano Tallia.
«Un riconoscimento al suo lavoro, al suo impegno e anche un incoraggiamento alle decine di colleghe e colleghi che quotidianamente illuminano le periferie».
La cerimonia si terrà giovedì 11 settembre alle ore 13 a Torino, nella Casa dei Giornalisti di palazzo Ceriana Mayneri, nell’ambito della consegna delle tessere ai nuovi iscritti all’Ordine dei Giornalisti del Piemonte.