Contributi del Governo ai Comuni per rinsaldare i conti post Covid
Il provvedimento è teso a far recuperare i mancati incassi da Imu, tassa rifiuti, multe, mense scolastiche, trasporti
Contributi del Governo ai Comuni per rinsaldare i conti post Covid
Contributi del Governo
Che l’emergenza Covid-19 abbia messo in ginocchio l’economia delle famiglie, delle imprese non è certo una novità. Così come non lo è il fatto che le ripercussioni di questa «depressione» economica abbiano colpito anche gli enti locali. Gli stessi che oggi si trovano a dover fare i conti con mancati introiti che sono derivati, soprattutto, dalla sospensione e dal rinvio del pagamento di alcuni tributi che, di fatto, contribuiscono a tenere saldo il bilancio di qualsiasi comune italiano.
Ammonta a ben 3.5 miliardi di euro il «bazooka» che il Governo italiano ha deciso di mettere in campo per sostenere le amministrazioni locali. Una misura importante che serve a fornire liquidità alle casse delle amministrazioni che devono necessariamente fare i conti con ammanchi dovuti all’emergenza dettata dal Coronavirus. Un vero e proprio fondo «sostanzioso», di cui 3 miliardi finiranno alle oltre 8.000 amministrazioni italiane, e 0,5 alle Province (o Città metropolitana), istituito dal Ministero dell’Interno tra le misure urgenti in materia di salute , sostegno al lavoro e all’economia connesso all’emergenza epidemiologica nazionale.
Il riparto dei contributi
La domanda è una sola. Come si fa a stabilire quanto stanziare per un comune piuttosto che per un altro? Tutto è deciso sulla base di quello che è stato l’impatto dell’emergenza sull’ente locale. Fabbisogni di spesa e minori entrate nelle casse comunali sono il comune denominatore di questa manovra finanziaria decisa dal Governo nazionale.
In buona sostanza il Ministero ha calcolato quanto i cittadini non riusciranno a pagare in tasse locali e non solo a causa della crisi economica del Covid che ha costretto molte persone in cassa integrazione o per diversi periodi a reddito zero con attività chiuse nel lungo periodo del lockdown o per il crollo della domanda che ha portato molte partita Iva a non fatturare e, quindi, a non incassare. Ma in più in generale il provvedimento è teso a far recuperare i mancati incassi da Imu, tassa rifiuti, multe, mense scolastiche, trasporti: tutti servizi alla persona che non sono stati ovviamente dispensati né, di conseguenza, pagati. Creando, di fatto, dei buchi nel bilancio delle singole amministrazioni.
I maggiori benefici
A beneficiare in modo maggiore degli stanziamenti nazionali, ovviamente, sono quei comuni con un numero di cittadini più elevato. E, quindi, per il nostro territorio, Settimo e San Mauro. Per il primo Municipio, infatti, sono previsti poco più di 3 milioni di euro. Da versare in due tranches: la prima da 759mila euro e rotti, la seconda da 2,3 milioni. Idem per quanto riguarda San Mauro che con il primo versamento di «acconto» riceverà 295.051,59 euro con un saldo finale di 918.050,99 euro.
«Meno bene» per quanto riguarda i comuni della collina torinese che pagano in qualche modo lo scotto di avere un numero nettamente inferiore di popolazione residente rispetto ai due maggiori comuni della nostra area. E’ infatti Cinzano, in questo senso, a vedersi riconosciuto il contributo minore: il Ministero ha stanziato per il piccolo comune della collina appena 11.767 euro in totale. Ma le aspettative delle amministrazioni locali non sono negative. Tutti, infatti, sperano che l’Amministrazione centrale possa rendersi conto degli effettivi minori introiti che sono dovuti anche alle misure emanate dal Governo nel pieno della fase dell’emergenza Coronavirus. Misure straordinarie che non solo aiutano le amministrazioni a «respirare» e a far quadrare i bilanci locali, Proprio in queste ore i sindaci stanno vagliando il fondo salva comuni per capire come potranno spendere questo denaro «extra» di cui dispongono. In buona sostanza, se ci sono dei paletti, dei vincoli: possono essere utilizzati per qualsiasi capitolo, oppure il Governo centrale ha messo dei vincoli? Una cosa, però, è certa: questo denaro può essere usato solo per questioni Covid. Un esempio su tutti: se un Comune decide di non far pagare la tassa rifiuti per il periodo del lockdown ai commerciati, può recuperare il mancato incasso, dal fondo salva Comuni. Se, invece, vuole rifare il campo sportivo o rifare l’asfalto delle strade, quel denaro non può essere utilizzato per quel fine.