A San Raffaele Cimena per la Befana il falò e uno speciale raduno
Per la prima volta quest'anno è stata anche organizzata una gara tra le maschere
Anche quest'anno come ormai da tradizione, torna l'evento "Bruciamo la befana" a cura della squadra AIB protezione civile Intercomunale di San Raffaele Cimena. La location non cambia e si svolgerà presso l'IPARK. In programma quest'anno c'è anche una novità.
"Bruciamo la Befana" con l'Aib a San Raffaele Cimena
In collaborazione con l'amministrazione di San Raffaele Cimena i volontari Aib anche quest'anno organizzano questa bellissima manifestazione che porta in Collina centinaia e centinaia di persone. Quest'anno è la 26esima edizione e ad accendere il falò sarà Paola Antonetto, consigliera regionale.
Il ritrovo è in via Italia 36, Piana di San Raffaele, domenica 5 gennaio, dalle 20:45, appuntamento con il tradizionale falò "Bruciamo la befana" e la grande novità del 1° Raduno delle befane durante il quale verrà premiato il miglior costume.
Al gazebo della Befana sarà possibile trovare panini caldi, cioccolata calda, vin brûlé, pandoro e panettone. Alle 21 si svolgerà l’accensione del Falò.
Tutto il ricavato della serata sarà devoluto alla protezione civile per il mantenimento della sede e attrezzature.
A spiegare nel dettaglio lo spirito dell'iniziativa è Roberto Scarafiotti, responsabile del gruppo Aib di San Raffaele Cimena:
"Dietro al falò della befana c'è un gran lavoro, dalla preparazione e tipologia della legna alla forma del falò che deve essere fatta in un certo modo per dar vita alla magia del fuoco dando giochi di luce e fiamme che cercano la luna ... Per me il falò rappresenta ricordi e tradizioni, e un passaggio di testimone da mio nonno a mio padre ed ira a me. Mi ricordo da bambino quando si accendevano i falò per scacciare le masche, erano semplici momenti fatti nelle borgate dai nostri nonni... ora la manifestazione è cresciuta diventando una vera e propria festa che attira persone e famiglie con bambini da diversi paesi intorno.
Scarafiotti aggiunge:
"Dietro una festa che dura solo poche ore ci sono giorni di preparazione e lavoro. Ma è sempre una soddisfazione sentire il conto alla rovescia dei bambini che danno il via all'accensione e lo sguardo delle persone guardare il falò che brucia e aspettare con ansia da che parte cadrà il manichino della Befana: è tradizione che se cade verso Superga l'anno sarà positivo mentre se cade in altre direzioni l'anno sarà funesto, infatti l'anno del covid cadde dalla parte opposta, e sappiamo tutti come andò poi... Vi aspettiamo tutti Domenica sera a San Raffaele Cimena. Mai mulè!"