Cirio e i suoi assessori in visita all'ospedale di Settimo: "Festeggiamo un salvataggio"
"Siamo qui per dire che non chiuderà, diventerà pubblico e garantiremo i lavoratori e le lavoratrici di questa struttura"
Il presidente Cirio oggi, venerdì 29 novembre 2024, ha fatto visita all'ospedale di Settimo Torinese, recentemente oggetto in consiglio regionale di un emendamento attraverso il quale sono stati stanziati i 15 milioni necessari per l'acquisizione della struttura e dei suoi servizi. Passaggio che di fatto rende la struttura totalmente pubblica.
Il presidente Cirio in visita all'ospedale di Settimo
Questa mattina, venerdì 29 novembre, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, insieme agli assessori regionali Federico Riboldi e Maurizio Marrone, si è recato in visita all'Ospedale di Settimo. Presente anche il direttore generale dell’Asl TO4 Stefano Scarpetta.
La Regione, dopo aver acquisito l'immobile tramite l'ASL To4 qualche mese fa, ha avviato il percorso per assorbire la struttura nel sistema sanitario pubblico.
«La salute è un diritto e noi crediamo nella salute pubblica, per me questo è un momento per certificarlo - ha detto il presidente Cirio - Il percorso di pubblicizzazione è una strada certificata, ora occorrerà chiudere l’iter, per i pazienti e per i lavoratori e le lavoratrici di questa struttura, che garantiremo».
La Regione Piemonte investirà infatti 15 milioni per acquisire l’Ospedale di Settimo Torinese che diventerà a tutti gli effetti un ospedale pubblico.
«Noi siamo qui per certificare la fine di un percorso complicato che ha fatto assumere a tutti anche delle responsabilità importanti. Abbiamo ereditato sull'ospedale di Settimo una situazione estremamente complessa che poteva portare alla chiusura dell’ospedale o alla sua completa privatizzazione. Abbiamo lavorato perché avvenisse esattamente il contrario e oggi siamo qui per dire che questo ospedale non chiuderà, che era privato e diventa pubblico e che garantiremo i lavoratori e le lavoratrici di questa struttura» ha dichiarato il presidente Cirio.
"Di fatto diventerà il 74º ospedale pubblico della Regione"
«I pazienti potranno continuare ad utilizzare questo ospedale che diventerà sempre più un punto di riferimento per l’Asl TO4 e contribuirà a migliorare l’offerta sanitaria per l’intera zona: di fatto diventerà il 74mo ospedale pubblico della Regione. Siamo per il primato del pubblico nella sanità e questo è uno dei primi investimenti per dimostrare concretamente la coerenza della nostra linea politica» ha affermato l’assessore Riboldi.
«Sarà possibile anche garantire un futuro al personale che ha lavorato bene in questi anni. In questo modo si avvia verso una conclusione positiva una lunga vicenda che aveva creato negli anni scorsi non poche preoccupazioni e timori tra gli operatori sanitari e gli amministratori locali»
"Festeggiamo un salvataggio"
«Oggi festeggiamo un salvataggio. L’Ospedale di Settimo rappresenta un’eccellenza e un punto di riferimento per tutta l’area nord della provincia di Torino. La vera integrazione socio-sanitaria si può costruire soltanto insieme al territorio, consapevoli dell’importanza del ruolo sociale che deve svolgere l’accessibilità dei servizi di cura per tutti» ha dichiarato l’assessore Maurizio Marrone.
«L’ingresso dell'Ospedale nel settore pubblico è l'esito auspicato dal Comune da tanti anni. Questo è un presidio fondamentale per Settimo e per il territorio perché, tra l’altro, con la sua attività permette di far funzionare meglio gli altri ospedali della zona. L’Ospedale è sempre stato luogo di sperimentazione e potrebbe continuare a esserlo nel futuro, soprattutto rispetto ai servizi all'anziano. Grazie quindi a tutti quelli che oggi e in passato hanno lavorato per questo obiettivo, a partire da tutte le amministrazioni che ci hanno preceduto» ha dichiarato Elena Piastra.
Il commento della sindaca
«L’ingresso dell'Ospedale nel settore pubblico è l'esito auspicato dal Comune da tanti anni – ha aggiunto la sindaca Elena Piastra – Questo è un presidio fondamentale per Settimo e per il territorio perché, tra l’altro, con la sua attività permette di far funzionare meglio gli altri ospedali della zona. L’Ospedale è sempre stato luogo di sperimentazione e potrebbe continuare a esserlo nel futuro, soprattutto rispetto ai servizi all'anziano. Grazie quindi a tutti quelli che oggi e in passato hanno lavorato per questo obiettivo, a partire da tutte le amministrazioni che ci hanno preceduto».