Stasera la presentazione del nuovo tecnico, Moreo

Esonero di mister Isaia, Marco Miele spiega il perché di una storica prima volta

Il coordinatore del settore giovanile della Pro Eureka nonché consigliere di presidenza, intervistato dopo il clamore dell’esplosione, su questo sito, della bomba mediatica dell’esonero del tecnico dell'Under 17

Esonero di mister Isaia, Marco Miele spiega il perché di una storica prima volta
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Esonero di mister Isaia, Marco Miele spiega il perché di una storica prima volta

Esonero di mister Isaia

Non è passato inosservata l’interruzione del rapporto di collaborazione dell’allenatore Fabio Isaia e la Pro Eureka che gli aveva affidato la gestione della squadra Under 17 (Allievi classe 2008). Anche perché non è cosa abituale nei settori giovanili vedere “saltare” le panchine, cosi come capita nel calcio dei grandi, per lo più, dopo appena 5 giornate di campionato e, in particolare, in un club come la Pro Eureka Settimo.

Il capo del settore giovanile

“Da quando sono arrivato io come dirigente responsabile delle giovanili, e parlo dal 2007 nel momento della fusione, è la prima volta che capita, parlo ovviamente delle formazioni agonistiche, esclusa la Prima squadra”. A parlare è Marco Miele, oggi coordinatore del settore giovanile della Pro Eureka nonché consigliere di presidenza, intervistato dopo che il clamore dell’esplosione, sul nostro sito, della bomba mediatica dell’esonero di Isaia si è sopito. A "palla" ferma.
“Partiamo subito con un concetto chiaro – prego -: la verità di quanto è accaduto è semplice e non c’è nulla di drammatico. La Pro Eureka e Isaia si sono lasciati bene, senza alcun litigio o altro. Semplicemente abbiamo avuto vedute diverse sotto l’aspetto sportivo e pertanto la società ha deciso di interrompere la collaborazione. E sottolineo che i risultati del campo non c’entrano nulla”.

Il perché...

Ma qual è il motivo? “Non c’era corrispondenza tra la nostra visione e la sua dal punto di visto sportivo-gestionale; per noi il risultato non è mai primario. Però, ci siamo resi conto che le vedute sportive erano ormai divergenti”. E alla domanda se, vista la natura della decisione, la scelta non poteva essere fatta prima che la stagione iniziasse per evitare scossoni in corso, Marco Miele risponde così: “Forse abbiamo trascinato un po’ troppo oltre e magari si poteva prendere una scelta come questa anche prima della stagione. Vero. Ma al contempo dico che in quel momento non ritenevamo opportuno farlo e che non fosse il caso di intervenire. Perché non ci sentivamo di essere con lui al capolinea della nostra collaborazione e se non l’abbiamo fatto allora, in estate cioé, perché non era il momento di farlo”.

Senza tensioni

Il tutto, in maniera tranquilla e sempre con il massimo dialogo. Ancora Miele: “Fabio posso dire di averlo cresciuto calcisticamente. Poi si cambia, si evolve e si diventa altro e lo snodo è proprio questo: dal nostro punto di vista non allenava più come lo ricordavamo o come avremmo voluto. Ora, con questo non voglio dire che la nostra visione sia giusta e la sua no; ma che fosse diversa dalla sua questo sicuramente. Senza  mettere in dubbio il fatto che il suo pensiero potrebbe essere migliore del nostro; ma il punto è: non c'era più comunione sull'idea del metodo di allenamento che vogliamo applicare alle nostre squadre giovanili. E ripeto, separazione a cui siamo arrivati senza litigi, con la stessa stima reciproca che abbiamo sempre nutrito, ma con un’idea diversa”. Beh, anche se il “dialogo” era in corso nell’ambiente non è trapelato nulla. “Bravi noi a non far trapelare nulla, chiusi a riccio abbiamo fatto delle analisi; è stato un fatto epocale per noi. E può far pensare che dietro a questa scelta ci possa essere stato qualcosa di grosso, invece no, nulla di tutto ciò, ma molto più semplicemente le nostre vedute non collimavano”.

Cambio di paradigma

Insomma, un cambio di paradigma in società. “Diciamo che anche noi stiamo cambiando, siamo meno tolleranti rispetto al passato: più esigenti in funzione anche degli investimenti fatti, e quando il livello non si alza ma, al contrario, si abbassa si deve intervenire. Ma ribadisco è un discorso collegato esclusivamente all’aspetto sportivo. Infatti, ci siamo lasciati in assoluta serenità, ovvio non c’è stata condivisione tra le parti nell’arrivare all’interruzione del rapporto, ma tutto nella massima serenità. Ribadisco, solo vedute diverse”.
E questa sera, mercoledì 16 ottobre, chiuso definitivamente il capitolo Fabio Isaia con la Pro Eureka, inizierà il corso di Luca Moreo, allenatore già in società negli anni passati, che ritorna e guiderà la formazione Under 17 già domenica nel delicato derby contro il Volpiano. Questa sera, mercoledì 16 ottobre, la presentazione a squadra e giocatori.

Maurizio Vermiglio

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