«Daspo» per la mamma della «vernice rossa»
Per la donna è stato infatti chiesto il provvedimento di divieto di avvicinamento dei luoghi dove in questi mesi ha compiuto le sue azioni di protesta
Nuovi guai per la mamma di Settimo conosciuta in questi mesi per aver ripetutamente contestato le Istituzioni con imbrattamenti fuori dal Municipio e fuori dalla sede dei servizi sociali.
«Daspo» per la mamma della «vernice rossa»
Per la donna è stato infatti chiesto il provvedimento di divieto di avvicinamento dei luoghi dove in questi mesi ha compiuto le sue azioni di protesta. Si tratta di uno dei primi «Daspo urbano» comminati in Città per motivi di «sicurezza pubblica».
Il Daspo è una «misura a tutela del decoro di particolari luoghi», come strade o piazze, dove un sindaco, attraverso il Prefetto e con l’ausilio della Polizia Locale e dei Carabinieri, può sanzionare e stabilire un divieto di accesso ad alcune aree della stessa città. Come spiega la stessa Legge l’obiettivo è quello di «difendere la “sicurezza urbana”, intesa come quel bene della vita alla vivibilità e al decoro delle città, da conseguire anche attraverso il contributo degli enti territoriali attraverso i seguenti interventi: riqualificazione e recupero delle aree o dei siti più degradati, eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, prevenzione della criminalità, promozione del rispetto della legalità, più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile».
La vicenda della donna è ormai conosciuta da larga parte della comunità settimese: da mesi sta protestando per una delicata vicenda che coinvolge lei e il figlio minore, attualmente in carico ai Servizi sociali.