Gestione del verde

"Ecco perché abbiamo deciso di modificare la gestione del verde a Settimo"

L'assessore Raso illustra i motivi delle scelte, politiche ed ambientali, "leggermente diverse da quelle adottate in precedenza"

"Ecco perché abbiamo deciso di modificare la gestione del verde a Settimo"
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Le polemiche legate al taglio dell'erba nel comune di Settimo Torinese hanno tenuto banco per tutta l'estate e ora l'assessore Alessandro Raso ha deciso di spiegare tramite un lungo post sui social le ragioni delle scelte dell'amministrazione comunale in tema di gestione del verde.

Settimo e le polemiche sul taglio dell'erba: parla l'assessore

"Perché quest’anno abbiamo scelto di modificare in parte il modo di tagliare l’erba nelle aree pubbliche? - esordisce l'assessore? - Le motivazioni sono varie, e penso sia il caso di provare a fare un po' di chiarezza. Quest’anno sono terminati i quattro anni della gara del verde (2020-2024), che aveva stabilito quale impresa avrebbe provveduto alla manutenzione delle nostre aree verdi".

Suddivisa la gara in tre parti in base agli interventi

"Al momento di decidere i criteri per la nuova gara - prosegue Raso - abbiamo preferito operare delle scelte, politiche ed ambientali, leggermente diverse da quelle adottate in precedenza, che provo a spiegare in questo post. È bene sapere che non tutte le aziende che operano nel verde hanno le stesse competenze, per questo motivo abbiamo scelto di suddividere la gara in tre parti diverse, una per il semplice taglio erba, una per le aree che richiedono interventi più puntuali e con attrezzature più piccole, come per esempio le aiuole, ed una gara per alberature e le potature. Questo è il motivo per cui quando a volte i cittadini ci chiedono 'mentre sono passati per l’erba, gli operatori non potevano anche potare quel ramo?', dobbiamo rispondervi che se ne occupa un’altra squadra…semplicemente perché fa parte di un appalto differente".

Favorire le aziende che favoriscono le categorie svantaggiate

Raso poi spiega che un altro aspetto fondamentale per l'amministrazione è stato quello di aver scelto di guardare all’ex d.lgs.n.112/2017, e di dare un punteggio più alto alle aziende che favoriscono l’inserimento delle categorie svantaggiate di lavoratori, "in modo da favorire l’integrazione di personale con differenti abilità e dare loro la dignità e l’indipendenza tipica del mondo del lavoro".

Lo "sfalcio ridotto" e le sue ragioni

"C’è da dire infine - conclude l'assessore - che in questi quattro anni è maturata una differente coscienza ambientale, (non solo a Settimo ovviamente, ma anche nelle grandi città a noi vicine, come Torino e Milano), che ci ha portato a decidere, con il supporto dei nostri agronomi, di applicare il cosiddetto “sfalcio ridotto”, che consiste nel mantenere l’erba più alta in alcune zone, creare un habitat migliore per gli insetti impollinatori, migliorare le caratteristiche del suolo e migliorare l’assorbimento degli inquinanti presenti nell’aria, ma anche di mantenere la base dell’erba sempre umida, in modo da evitare di avere distese di erba 'bruciata' dal sole".

Per questo motivo l'amministrazione ha deciso di inserire alcune varianti, che sinteticamente Raso riassume così:

1) La città avrà delle zone a taglio differenziato partendo dai sette tagli all’anno nelle aree urbane, arrivando ai tre tagli dei grandi parchi cittadini (parco Ossola e Castelverde su tutti) e delle aree più esterne, non rientranti propriamente nel contesto fortemente urbanizzato.

2) Nelle medie e grosse distese d’erba di queste ultime, procederemo solo alla profilazione dei bordi, per consentire la visibilità stradale e per non avere erba che dall’area verde invade i marciapiedi. In questo modo le aree saranno pronte nel giro di pochi cicli vegetativi per ospitare le nuove piantumazioni in progetto, dato che i benefici dell’erba umida si ripercuotono anche sulle radici degli alberi di nuovo impianto.

3) Abbiamo definito la procedura per gli sfalci e le bordure delle strade, partiranno a brevissimo ed entreranno a regime in breve tempo.

I "miglioramenti possibili"

"Dove possiamo migliorare? - conclude la riflessione dell'assessore - Possiamo ancora migliorare moltissimo, l’impresa che ha vinto il nuovo bando, ha imparato poco per volta a conoscere la nostra città e sta recuperando tutte le aree pubbliche, magari più nascoste e quindi non tagliate nei primi passaggi. Abbiamo individuato delle zone dove è preferibile non applicare il taglio nei soli bordi, magari perché le aiuole sono molto strette e non avrebbe senso mantenere pochi mq di erba alta. Possiamo migliorare sul primo taglio e sulla scelta di operare la tecnica del mulching, ossia la tecnica che prevede di lasciare sul posto la prima erba tagliata, per farla trasformare in fertilizzare naturale e per far depositare i semi in modo più uniforme. In alcuni casi l’erba tagliata era troppo lunga, ma confido che con il passare dei mesi miglioreremo anche sui tempi".

"Molte delle are con erba alta son private"

Raso infine chiarisce un ultimo aspetto importante: "In questi giorni, proprio qui sui social abbiamo visto apparire molte foto di aree con erba molto alta (cito per esempio via Schiapparelli, via Fratelli Cervi, via Milano), ma tengo a precisare che la maggior parte di quelle aree sono private. In questo caso l’amministrazione non può far altro che invitare la proprietà ad intervenire (non possiamo spendere soldi pubblici per tagliare l’erba a casa di un privato, a meno che l’erba non causi pericolo, come per esempio impedire la visibilità stradale), e nel caso questo non avvenga, fare un’ordinanza e provvedere al taglio a carico del privato, procedura che presenta comunque qualche difficoltà".

"Ci attiveremo a brevissimo organizzando alcuni incontri con gli amministratori di condominio e con i proprietari di spazi agricoli privati posti in aree urbanizzate, per spiegare loro che intendiamo adottare un approccio diverso, e che è bene riiniziare ad intervenire nella pulizia delle proprie aree, come noi ci dobbiamo impegnare a migliorare nella cura di quelle pubbliche".

"Ci stiamo approcciando ad un nuovo modo di operare, e come tutte le novità, anche questa richiede qualche tempo per entrare a regime, ma sono sicuro che noteremo presto i primi benefici, ricordando che l’ultima piovosissima primavera non ha aiutato nella gestione dell’erba, ma ha contribuito per esempio a far rinascere alcuni tratti dei nostri rii.
Grazie per la pazienza (per chi è arrivato al fondo di questo lunghissimo post) e grazie per le eventuali osservazioni o critiche che vorrete fare."

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